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Toro, evita un’altra Carpi: a Palermo con consapevolezza, per non accontentarsi

Approfondimento / Granata al Barbera per affrontare anche i propri fantasmi: come ribadito anche da Mihajlovic, adesso è vietato abbassare l'attenzione e fare passi falsi

Federico Bosio

"Lunedì sera il Torino di Mihajlovic tornerà in campo, per riprendere da dove l'aveva interrotto il ciclo di fuoco che fino a questo momento ha regalato palcoscenico e riflettori ai granata: granata che saranno di scena sul terreno del Palermo, in quello che potrebbe essere definito "l'anello debole" dell'intero filotto composto  oltrechè da Roma e Fiorentina anche da Lazio ed Inter. E proprio per questo motivo nell'ultimo posticipo di giornata Vives e compagni giocheranno non soltanto contro i rosanero, ma anche e soprattutto contro i propri fantasmi: contro la "sindrome dell'accontentarsi".

"Una consistente parte dell'organico granata infatti è composta da giocatori che l'anno scorso militavano già all'ombra della Mole, quando uno dei motivi per cui la stagione è stata deludente è stato proprio il fatto che la squadra dopo l'avvio forte si è seduta, specchiandosi nei propri risultati ed accontentandosi di quanto fatto sino a quel momento, non riuscendo più a scendere in campo con la giusta motivazione ed i necessari stimoli. Esattamente l'errore che il Torino vuole evitare di ripetere in questa annata, pur trattandosi di un rischio non così lontano che infatti lo stesso Mihajlovic conosce: il tecnico serbo dopo la vittoria contro la Fiorentina è stato inequivocabile sotto questo punto di vista. "Avevamo bisogno di vincere una partita contro una grande e ne abbiamo vinte due. Ora non dobbiamo montarci la testa, lavorando sui nostri difetti. Ora l'ho detto ai miei: dopo aver vinto contro Roma e Fiorentina, non possiamo andare a Palermo, con tutto il rispetto, a fare brutta figura. Ho visto i rosanero e stanno giocando bene, quindi non sarà facile. Dovremo avere la stessa fame e la stessa motivazione"

"Parole chiare, cristalline, che dovranno però essere trasformate in fatti da parti di coloro che scenderanno in campo. In quest'ottica, una partita dovrebbe essere da esempio anche per quei giocatori approdati quest'anno in granata ma soprattutto per chi al Torino giocava già nella passata stagione: la trasferta sul campo del Carpi. Dopo un avvio di campionato strepitoso, la formazione di Ventura arrivava in terra nemica da seconda in classifica e con la possibilità - trattandosi di un anticipo - di tornare dopo tempo immemore ad occupare la prima posizione in classifica in caso di vittoria: la prestazione dei granata fu tuttavia particolarmente negativa, quasi disarmante, ed il Carpi trovò il proprio primo storico successo in Serie A per 2-1. Il Torino punta quindi il match di Palermo, con la determinata volontà di scacciare gli spettri e non allentare l'attenzione: vietato accontentarsi, a cominciare dal Barbera.