di Gianluca Sacchetto
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Toro: fine dei sogni?
di Gianluca Sacchetto
Doveva essere la settimana della rinascita, dopo lo scivolone di sabato scorso a Lecce. Due partite consecutive davanti al proprio pubblico, ora che il Toro aveva cominciato a marciare ad un ritmo...
Doveva essere la settimana della rinascita, dopo lo scivolone di sabato scorso a Lecce. Due partite consecutive davanti al proprio pubblico, ora che il Toro aveva cominciato a marciare ad un ritmo apprezzabile all’Olimpico, rappresentavano un’occasione davvero ghiotta per avvicinare il secondo posto. Invece, da queste due sfide la squadra granata esce con le ossa rotte, con due soli punti in tasca e un morale sotto i tacchi.
Parallelamente alla gara di martedì scorso, contro il Cesena il Toro non riesce a gestire il gol di vantaggio, trovato appena dopo l’intervallo con Ogbonna. Un evento ormai consueto in questa stagione, vedere per credere anche le partite contro Lecce e Mantova, con due reti subite nelle ultime battute di gara, quando la vittoria sembrava ormai ad un passo. Questa volta l’1-1 di Ceccarelli è giunto ben prima, al minuto 75, ma la sostanza non cambia. Quando passa in vantaggio il Toro, invece di provare a chiudere la partita, lascia troppo spesso le redini del gioco agli avversari, arretrando vistosamente il baricentro. Un comportamento che, inevitabilmente, ti espone a rischi e che ha fatto perdere quattro punti in altrettanti giorni nella corsa promozione.
Contro i romagnoli la compagine granata ha pagato anche la scarsa vena degli uomini che, più di ogni altri, avrebbero dovuto cambiare l’inerzia della partita: Leon e Gasbarroni. Due giocatori che hanno già dimostrato di dare il meglio partendo dalla panchina. Invece, schierati dal primo minuto, sulle rispettive fasce, hanno combinato poco o nulla. E ora il cammino verso la A si complica maledettamente.
I quattro punti di distanza dal secondo posto sono un gap non facile da colmare, tanto più se si tiene in considerazione che tra il Lecce e il Torino ci sono altre cinque squadre, tra cui un Cittadella in stato di grazia. La gara di sabato a Crotone è l’ultimo appiglio, neanche così sicuro, a cui può aggrapparsi il Toro per poter nutrire ancora qualche speranza di secondo posto. Ma anche per centrare un posto nei playoff si dovrà fare un percorso quasi netto. Le altre corrono, solo la compagine di Colantuono si è fermata sul più bello.
(foto M. Dreosti)
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