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Toro: Gabbiadini ed Eder ti possono far male

Verso Sampdoria-Torino / Mihajlovic predilige la difesa a 4. Il centrocampo è molto fisico, ma i pericoli maggiori arrivano da Eder e dalla testa di Gabbiadini

Federico Lanza

"Bologna, Catania, Fiorentina, Sampdoria e l'esperienza alla guida nella nazionale serba. Fin dagli esordi, Sinisa Mihajlovic, allenatore della Sampdoria, non ha mai avuto un modulo di riferimento al quale adattare le proprie squadre. Sono gli schemi tattici che si adattano ai giocatori e non viceversa. Il tecnico serbo – ma nativo di Vukovar, allora facente parte della grande Jugoslavia, ora in Croazia – ha sempre fatto il massimo con la poca sostanza che aveva a disposizione. E' da incorniciare il suo tredicesimo posto (45 punti) conquistato con il Catania. Subentrato al posto di Delio Rossi, il tecnico serbo è riuscito a plasmare a sua immagine il carattere dei giocatori e ha trasmesso un po' di gioco, la componente che ha permesso ai blucerchiati di risollevarsi dalle ultime posizioni e di raggiungere quota 28 punti. La rosa della Sampdoria, però, non è una delle più forti e Mihajlovic ha espressamente richiesto alcuni rinforzi per poter proseguire il rapporto con la società genovese. Che sono arrivati. Dal Catania è arrivato in prestito Maxi Lopez, il terminale offensivo che serviva. Come detto in apertura, non esiste un modulo di riferimento ma è possibile individuare una caratteristica comune: la difesa a 4, mentre il centrocampo e l'attacco sono sempre variati in rapporto a “materia prima e avversari. Tuttavia, da alcune giornate a questa parte, il modulo preferito sembra essere il 4-2-3-1. In difesa, a causa della squalifica di Costa e del possibile forfait di Gastaldello, potremmo vedere la coppia Mustafi-Fornasier al centro e Regini-De Silvestri rispettivamente sulla corsia sinistra e destra. A protezione della retroguardia, Mihajlovic è solito schierare due mediani molto fisici e “rognosi” come Palombo e uno tra Obiang e Kristicic. Tuttavia, la squalifica del capitano blucerchiato complica i piani e il tecnico si vede costretto a schierare lo spagnolo e il serbo, entrambi sulla linea mediana. Il terminale offensivo del 4-2-3-1 è Eder (capocannoniere con 9 reti), grande rigorista dotato di parecchia fantasia. Nei tre a supporto del brasiliano, Manolo Gabbiadini è il serial killer che sfrutta i suoi 186 centimetri di altezza per rendersi pericoloso nei colpi di testa.