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Genoa-Toro, è la vigilia di un grande classico

Le due vere grandi del calcio italiano separate dalla legge del tempo: quale dei due "vecchi cuori" prevarrà tra granata e rossoblu?

Diego Fornero

"Toro e Genoa sono come due vecchi compagni di banco, amici per la pelle ma anche in competizione costante nei compiti di matematica, i primi della classe che le difficoltà della vita e la competizione hanno diviso e, soprattutto, allontanato dai grandi successi: i 9 scudetti genoani, l'ultimo dei quali nel 1924, saranno ancora più lontani di quelli conquistati dai granata, ma le tradizioni, la cultura, il modo di vivere il calcio anche come forte, fortissima, rappresentazione territoriale, unisce i due club, volenti o nolenti, e li unirà, probabilmente, per sempre. Non a caso, sono quello rossoblu e quello granata i due "vecchi cuori" per eccellenza della cultura pallonara del Belpaese.

"Il bello del calcio, si potrebbe dire. Il fascino della tradizione, la consapevolezza di trovarsi di fronte ad una "classica" del calcio italiano, ad una sfida piena di fascino che, puntualmente, si ripete. Sono passati circa sei mesi dal "biscottone" dell'Olimpico, quel pari che ha accontentato tutti in campo e quasi nessuno sugli spalti, ma che ha consegnato ad entrambe le formazioni il sicuro palcoscenico di un'altra stagione in Serie A. Dopo questi mesi, dunque, rieccoci qua, con due squadre molto cambiate, che si affronteranno nella bolgia di Marassi.

"Già, perché nello Stadio più inglese d'Italia, se non sarà pienone, sicuramente ci si avvicinerà ai numeri delle grandi occasioni: gli ottimi risultati conseguiti da quel Gasperini che tanto piaceva a Cairo prima di "innamorarsi", calcisticamente parlando... s'intende, di Giampiero Ventura, hanno riportato l'entusiasmo tra i carrugi ed il Toro certo non va a far visita al Grifone nel momento migliore. Al Porto Antico, dove il Genoa ha il Museo e la biglietteria (avete capito bene, si... di proprietà della Società: in questo diciamo che ad uno dei due compagni di banco le cose sono girate meglio), la prevendità è andata alla grande ed i ragazzi del Marinaio, certo non amato dagli avversari di turno per i suoi trascorsi blucerchiati, dovranno vendere cara la pelle per non rimediare brutte figure.

"I presupposti per far bene, parliamoci chiaro, ci sono tutte: dal "dentino avvelenato" di Ciro Immobile, che in rossoblu ha vissuto una stagione sostanzialmente da incubo, all'epurato Emiliano Moretti, lasciato partire senza tanti complimenti e letteralmente rinato con la maglia granata. Questa volta, si dovrà dare il 110% per far eclissare la proverbiale "buona stella" che ha sempre assistito Giampiero Gasperini di fronte al Torino. Sarebbe retorica, dopo l'amichevole sgambata cui molti abbiamo assistito sgomenti qualche mese fa, parlare ancora di "vendetta sportiva" per quel 24 maggio 2009 che condannò il Toro alla discesa negli inferi della cadetteria... Ma sarebbe anche assurdo, passatismi a parte, non invitare tutti a guardare la classifica con attenzione. Vincere, domani, significherebbe molto per entrambi, ma per il Toro... ancora di più. Assisteremo a qualcosa che assomiglierà, finalmente, agli undici leoni tanto acclamati anziché a qualche timoroso gattone che si affida alle zampate della Tigre Cerci? Appuntamento a domani per scoprirlo.