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Toro, Gillet è il numero Uno

Stilando le pagelle del primo quadrimestre per questa stagione granata, non si può non partire dal numero 1, di nome e di fatto: Jean François Gillet.
Il portierone del Toro sta fin qui...

Redazione Toro News

"Stilando le pagelle del primo quadrimestre per questa stagione granata, non si può non partire dal numero 1, di nome e di fatto: Jean François Gillet. Il portierone del Toro sta fin qui confermando le attese del tecnico Ventura, che in estate lo aveva fortemente voluto, memore dell’esperienza vissuta insieme al Bari. La solida difesa granata deve molto alle sue parate ‘feline’ che in più di un’occasione hanno salvato il risultato: quando la retroguardia ha concesso qualche opportunità di troppo agli avversari, ci ha pensato lui a sbarrare loro la via del gol. Tanto per citare qualche esempio, si pensi alle perle collezionate nel finale delle partite con Samp e Lazio o al punto strappato quasi da solo a Palermo, con una prestazione superlativa.SICUREZZA - Ma prima ancora dei singoli, prodigiosi interventi, nella valutazione di un portiere conta la sicurezza complessiva che riesce a dare al reparto: e, anche in questo caso, l’estremo difensore belga esce dalla prima fase del campionato a pieni voti. La collaborazione tra lui e il resto della retroguardia è sempre stata eccellente, di modo che le super-parate si sono limitate, appunto, a perle occasionali. E, in fondo, proprio quando un portiere è chiamato di rado a compiere interventi memorabili significa che una difesa funziona. Seppur con un ultimo periodo più in chiaroscuro, anche le statistiche lo confermano: nelle partite fin qui disputate dal Toro la porta granata è rimasta inviolata una volta su tre.PIEDI BUONI - Il discorso sul lavoro del portiere insieme ai compagni si fa particolarmente importante, inoltre, considerando il ruolo a cui questi viene chiamato negli schemi di Ventura: una sorta di difensore aggiunto dai cui piedi deve prendere avvio l’impostazione del gioco e a cui gli altri difensori devono potersi appoggiare in qualunque momento. Non senza qualche brivido, è vero (il retropassaggio di Rodriguez del match contro il Genoa sta ancora facendo tremare qualche tifoso), ma quasi sempre un possesso palla ben gestito da Gillet, che in diverse circostanze si è anche prodigato in dribbling raffinati sull’attaccante in pressione.PECCATI VENIALI – A voler dare un giudizio che non dimentichi davvero nulla, però, qualche macchiolina sul campionato del ‘Gatto di Liegi’ si può anche trovare. Su tutte, salta all’occhio la sconfitta contro il Milan: l’unica grave insufficienza incassata dal portiere fin qui. Almeno su due dei quattro gol rossoneri le sue responsabilità sono state pesanti, con un’uscita dai pali scomposta e una palla persa che assume a tutti gli effetti il titolo di ‘papera’.Più in generale, analizzando i momenti meno brillanti di Gillet fino ad oggi, si può annoverare qualche uscita un po' 'a farfalle', ma nulla di più: peccati troppo veniali per andare a intaccare una valutazione complessiva che non può che essere molto positiva.Una certezza tra i pali, dunque, che comporta anche quella che è forse l’unica certezza sul mercato di gennaio per il Toro: alla voce ‘portieri’ non sono previsti ritocchi.

"Fulvio Vallana (Twitter @FulvioVallana)

"(foto Dreosti)