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Toro: Il gol latita

Oggi ci tocca commentare l’ennesimo pareggio del Toro, il numero otto. Su tredici partite giocate otto pareggi sono tanti. E’ vero che con i piccoli passi si va comunque avanti, ma la vittoria ormai manca. Manca ai...

Redazione Toro News

"Oggi ci tocca commentare l’ennesimo pareggio del Toro, il numero otto. Su tredici partite giocate otto pareggi sono tanti. E’ vero che con i piccoli passi si va comunque avanti, ma la vittoria ormai manca. Manca ai tifosi che iniziano ad avere il sentore che questo campionato, se continuerà così, sarà uguale a quello dello scorso anno, cioè salvezza sì, ma nulla più. Manca alla squadra che non riesce ad essere concreta, sempre nell’attesa della svolta che partita dopo partita non arriva. Manca alla società che in estate credeva di aver allestito una rosa che potesse puntare non solo alla salvezza, ma alla luce dei fatti è il massimo traguardo possibile. Tutte queste mancanze alimentano lo scontento che, per il momento, non si è trasformato in crisi solo perché vi sono stati tanti infortuni che hanno fornito un sacrosanto alibi e perché non si sono verificate sconfitte consecutive.Non bisogna però pensare che il bilancio sia negativo, perché tre sconfitte non sono un numero che desta preoccupazione, soprattutto, se si pensa che quella contro la Juve non è dovuta ad inferiorità, ma solo a sfortuna. Va aggiunto che i giovani Dellafiore, Rubin, Motta, Vailatti, Bottone, Zanetti e Malonga si sono rivelati degli ottimi elementi già in grado di giocare in serie A. Non va dimenticato che alcuni pareggi in trasferta con squadre di livello quali Lazio, Palermo e Milan hanno prodotto anche un buon gioco. Bisogna però allo stesso tempo ammettere che il bilancio non è positivo, perché la squadra non è capace di chiudere le partite come è successo con Reggina, Siena e Catania. In più, ogni domenica che passa, si evidenzia che il gol è un problema perché durante le partite poche volte è inquadrato lo specchio della porta e ancora meno volte viene realizzata una rete. In tredici gare sono stati segnati altrettanti gol, una rete a partita è un bilancio deficitario.Alla luce di un bilancio che non è né negativo né positivo saranno fondamentali le prossime sei partite che porteranno alla conclusione del girone d’andata. Se con Genoa, Inter, Roma, Napoli, Livorno e Fiorentina, i giocatori, che sono stati a lungo infortunati, recupereranno una forma decente che consenta loro di fare la differenza arriveranno tra i sette e i nove punti. Chiudere il girone d’andata a quota ventuno o ventitré permetterà di affrontare il ritorno con la consapevolezza di poter conquistare più punti che all’andata. Diversamente, senza indugi, si dovranno apportare con il mercato di gennaio dei correttivi significativi per raggiungere la salvezza.Il pareggio di Empoli lascia entrambe le squadre scontente. Sia Cagni sia Novellino sono usciti dal campo arrabbiati perché bastava veramente poco per vincere. Quella di ieri è stata la partita delle troppe occasioni sprecate: per il Torino Rosina, Barone, Comotto e Corini; per l’Empoli Marianini, Pozzi e Raggi. Alla fine il pareggio a reti inviolate è stato l’unico risultato possibile. Per entrambe la squadre due punti persi.