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Toro, il mal di trasferta è passato

Con l'Udinese, il Toro vince e convince: adesso è settimo posto. E anche il mal di trasferta non c'è più...

Federico Lanza

"Che bella vittoria. E' difficile trovare un giocatore che, nella partita di ieri, abbia sfigurato. Il rendimento della squadra sta crescendo di pari passo con il livello qualitativo dei singoli. Prendiamo Farnerud, ad esempio. Molti nutrivano dubbi sul suo acquisto. I "bidoni" e le "cantonate" ci sono sempre state e sempre ci saranno, ma pare che questa volta la dirigenza granata abbia messo a segno un grande colpo. Dopo i problemi iniziali dovuti all'adattamento al modo italiano di intendere il calcio e ai naturali problemi linguistici, lo svedese si è scrollato di dosso insicurezze e perplessità, diventando un punto fermo del centrocampo di Ventura. Darmian? Quante squadre del nostro campionato possono vantare un giocatore costante e preciso come lui? Il cross che ha portato al 2-0 è da incorniciare.Quello che fa grande una squadra, però - oltre ai risultati e alle prestazioni, basilari - è la capacità di imporre il proprio gioco in terra nemica contro avversari di pari o addirittura di livello superiore. Perchè, dobbiamo riconoscerlo lo stesso, la rosa dell'Udinese resta superiore in fatto di qualità. Ma proprio qua sta la forza di questo grandissimo gruppo. Non arrendersi alle apparenze. Ieri qualcosa non ha funzionato nell'Udinese. E il Toro, furbescamente e con una buona dose di cinismo, ha approfittato di questa debolezza dei friulani. Ha vinto, meritatamente. "Nessuna obiezione, vostro onore." La partita è stata preparato e interpretata alla perfezione: aspettare la preda, girarle intorno e poi....Zac, infilzarla con le corna, con il colpo di testa di Immobile che ha lasciato l'animale sofferente al centro dell'arena. In ultima istanza, il ritrovato successo in trasferta, che mancava dal 22 settembre. Su 8 partite giocate lontano da Torino, 2 vittorie, 3 pareggi e altrettante sconfitte. Il "mal di trasferta", se così si può chiamare, è passato. Anche se, a dirla tutta, i granata a Cagliari e a Bergamo non avevano proprio meritato di perdere. Poco importante, perchè il presente vede il Toro al settimo posto, al alta quota. Si fa fatica a respirare. L'ossigeno, però, non manca. E' la voglia di continuare a sognare che toglie il respiro.