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Toro, in fondo al tabellone c’è chi sta molto peggio

Pescara, Atalanta e Siena. Se il campionato finisse oggi – verosimilmente dopo due sole giornate – sarebbero queste le squadre retrocesse. Ma non è così. È davvero presto...

Redazione Toro News

SIENA – Cominciamo dai toscani, attualmente in fondo alla classifica a quota -5 (la penalizzazione incide ancora). Dopo due giornate la banda di Cosmi non ha brillato né per il gioco espresso, né per mentalità. Lo ha sottolineato lo stesso allenatore il quale appare parecchio deluso dal comportamento in campo, mostrato dai suoi giocatori. A Siena il Torino si è mosso bene, ‘guadagnando’ un punticino sui cosidetti rivali.

PESCARA – Anche gli abruzzesi, guidati dall’esordiente Stroppa, non sono propriamente partiti con il piede giusto: due sconfitte su due, sei reti subite, zero gol fatti. Un bottino decisamente scarso che non può far felice la società. Il gruppo non sembra riprendersi dopo le partenze in estate dei gioiellini Immobile, Insigne e Verratti. Il 4-3-3 di Stroppa ha mostrato ad ogni modo una discreta intensità nelle gare contro Inter e Torino. Molto bene anche il portiere scuola Genoa Perin. Male, invece, la debacle completa di tutto il resto del gruppo, ad ogni gol subito. Con questo ritmo diventa davvero dura.

ATALANTA – La squadra bergamasca parte penalizzata e deve ancora ritrovare la condizione migliore dei suoi giocatori di punta: Peluso, Schelotto e Maxi Moralez. Senza dimenticare l’attaccante Denis. Ha dalla sua un Consigli in grandissima forma e certamente, a breve, riprenderà a marciare a ritmo sostenuto. La prossima sfida contro il Milan, sulla carta, non è affatto semplice, anche se la Dea in passato ha dato più volte filo da torcere ai rossoneri.

LE ALTRE – La Sampdoria, neopromossa come il Toro, mantiene un profilo basso, consapevole che la salvezza resta il primo obiettivo da raggiungere. Sotto questo profilo i blucerchiati sono partiti col botto, vincendo a San Siro nella prima giornata di campionato. Il tecnico Ferrara pare abbia plasmato questa squadra nel migliore dei modi e, se non altro, lo spirito di gruppo c’è. Chi non convince, al momento, è il Palermo di Sannino, la cui panchina già scricchiola – ma con un presidente come Zamparini, certi dati non fanno troppo testo – . I rosanero, ad ogni modo, fanno fatica a produrre azioni pericolose e in difesa non hanno ancora trovato il proprio equilibrio. Sulla stessa falsa riga, bisogna tenere d’occhio anche Bologna e Cagliari. L’Udinese, per ora, è esclusa dal discorso. Sappiamo che i friulani presto cambieranno marcia e torneranno a lottare per le zone alte.

(Foto M.Dreosti)