di Paolo Morelli
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Toro in forma, ma impreciso
di Paolo Morelli
Si parlava, all’inizio del campionato e durante tutta la gestione De Biasi, del problema atletico. Una squadra che reggeva per mezz’ora o al massimo un...
Si parlava, all’inizio del campionato e durante tutta la gestione De Biasi, del problema atletico. Una squadra che reggeva per mezz’ora o al massimo un tempo, per poi calare inesorabilmente come se avesse finito anzitempo le batterie. Un po’ come quella famosa pubblicità dove le batterie “non di marca” riuscivano a durare solamente la metà o un terzo di quelle “di marca”.Una questione importante, che suscitò anche un acceso scambio di battute fra l’ex preparatore Perondi e il “nuovo” preparatore Artico, poco dopo l’arrivo di Novellino. Perondi si difendeva dalle accuse di aver utilizzato metodi “troppo duri” nel tipo di allenamento. Infatti a noi – e non solo a noi – pareva che gli allenamenti non fossero abbastanza sostenuti. Ma le polemiche lasciamole a parte, utilizziamole solo come promemoria.Lo stato di forma attuale della squadra è decisamente migliorato – tranne qualche eccezione e qualche infortunio – e quei famosi 95 minuti vengono ora, finalmente – è proprio il caso di dirlo –, giocati tutti. Il problema consiste nelle disattenzioni difensive, sulle quali, come dice Novellino, «si sta lavorando». Così come si sta lavorando sulla cronica inconcludenza offensiva. Certo non si può più parlare di problemi atletici. Prendiamo ad esempio Abate, che sabato scorso è uscito stremato. Il ruolo che ricopre impone una corsa quasi costante e, tenendo presente la partita giocata in Under 21 pochi giorni prima, sembra che la forma fisica ci sia eccome.Visto che i problemi difensivi si riconducono alla gestione delle palle inattive, la grossa carenza è (anc)ora l’attacco. A scanso di nuove discussioni o, peggio, di scusanti, il problema atletico non sussiste più. Con buona pace di coloro i quali (in primis, chi scrive) non vedevano correre abbastanza i ragazzi in maglia granata. A correre, si corre. Una corsa che però va sfruttata meglio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Paolo Morelli
Si parlava, all’inizio del campionato e durante tutta la gestione De Biasi, del problema atletico. Una squadra che reggeva per mezz’ora o al massimo un...
Si parlava, all’inizio del campionato e durante tutta la gestione De Biasi, del problema atletico. Una squadra che reggeva per mezz’ora o al massimo un tempo, per poi calare inesorabilmente come se avesse finito anzitempo le batterie. Un po’ come quella famosa pubblicità dove le batterie “non di marca” riuscivano a durare solamente la metà o un terzo di quelle “di marca”.Una questione importante, che suscitò anche un acceso scambio di battute fra l’ex preparatore Perondi e il “nuovo” preparatore Artico, poco dopo l’arrivo di Novellino. Perondi si difendeva dalle accuse di aver utilizzato metodi “troppo duri” nel tipo di allenamento. Infatti a noi – e non solo a noi – pareva che gli allenamenti non fossero abbastanza sostenuti. Ma le polemiche lasciamole a parte, utilizziamole solo come promemoria.Lo stato di forma attuale della squadra è decisamente migliorato – tranne qualche eccezione e qualche infortunio – e quei famosi 95 minuti vengono ora, finalmente – è proprio il caso di dirlo –, giocati tutti. Il problema consiste nelle disattenzioni difensive, sulle quali, come dice Novellino, «si sta lavorando». Così come si sta lavorando sulla cronica inconcludenza offensiva. Certo non si può più parlare di problemi atletici. Prendiamo ad esempio Abate, che sabato scorso è uscito stremato. Il ruolo che ricopre impone una corsa quasi costante e, tenendo presente la partita giocata in Under 21 pochi giorni prima, sembra che la forma fisica ci sia eccome.Visto che i problemi difensivi si riconducono alla gestione delle palle inattive, la grossa carenza è (anc)ora l’attacco. A scanso di nuove discussioni o, peggio, di scusanti, il problema atletico non sussiste più. Con buona pace di coloro i quali (in primis, chi scrive) non vedevano correre abbastanza i ragazzi in maglia granata. A correre, si corre. Una corsa che però va sfruttata meglio.
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