Marco Benassi è, da un anno a questa parte, protagonista di una crescita che non sembra volersi più fermare. Perdonati ( o forse mai messi sotto accusa) i suoi peccati di gioventù, lui che giovane lo è ancora: i fantasmi dell'errore nella scorsa stagione nel derby di andata e l'espulsione contro lo Zenit San Pietroburgo in Europa League sono stati presto cacciati via da un rendimento quasi sempre sopra sopra la sufficienza. Nell'Europeo Under 21 - vinto in finale della Svezia contro il Portogallo - l'Italia ha fatto una magra figura: Benassi, autore di una doppietta contro l'Inghilterra, è risultato uno dei migliori della spedizione italiana in Repubblica Ceca. Il Torino è il principale beneficiario di questa crescita, che ha trovato nel ragazzo classe 1994 una pedina fondamentale per il presente e un punto di forza per il futuro.
gazzanet
Toro in numeri: Benassi, che crescita! Ma c’è ancora tanto lavoro da fare
Granata ai raggi X / Il centrocampista di Modena è protagonista di una crescita esponenziale, ma la strada per la completa maturazione è ancora lunga...
MIGLIORAMENTI EVIDENTI MA... - In queste prime sette giornate di campionato Benassi ha collezionato 318 minuti, distribuiti su quattro presenze da titolare e due da subentrato dalla panchina. Il suo campionato è iniziato con il botto, grazie all'assist decisivo per Baselli che ha permesso alla squadra allenata da Giampiero Ventura di portare a casa i primi tre punti contro il Frosinone. L'unico gol messo a segno è quello contro il Palermo: scomodando le leggende del calcio...una rete "alla Van Basten", come quella segnata dal campione olandese nella finale dell'Europeo 1988.
LA STRADA É ANCORA LUNGA - Tuttavia, il centrocampista di Modena non è un grande tiratore: appena 1.3 tiri a partita durante queste sette giornate. Anche la precisione, con il lavoro quotidiano, farà presto parte del "passaporto tecnico" del giocatore: per ora la percentuale si ferma al 60%. Alle incursioni offensive, comunque, preferisce il lavoro sporco a centrocampo: più di 17 passaggi a partita finiscono a destinazione, con una precisione media complessiva del 79.2%. Un punto su cui migliorare sono i tackle, sintomo di una capacità difensiva ancora acerba: fatica a rubare il pallone agli avversari (meno di un tackle a partita) ma quando ce l'ha tra i piedi dimostra una sicurezza rara per la sua età.
© RIPRODUZIONE RISERVATA