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Toro in numeri: per Ansaldi poche presenze ma tanta sostanza

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Ansaldi ha messo a referto un assist ogni 113’: il problema del minutaggio rimane, ma quando c’è, l’argentino è decisivo

Silvio Luciani

Un assist ogni 112 minuti disputati: Cristian Ansaldi è stato, senza alcun dubbio, tra i giocatori più incisivi di questo inizio di campionato del Torino. L'esterno argentino è una vera e propria fonte di occasioni da gol: complessivamente ha disputato soltanto 336 minuti (l'equivalente di 3,8 partite) a causa di alcuni problemi fisici e della strategia di gestione di Ivan Juric creando 4,26 "Shot Creating Actions" ogni 90'. Un dato impressionante che dimostra quanto Ansaldi sia ancora fondamentale nella creazione del gioco granata. Sopra di lui soltanto Praet, che ha creato 4,29 SCA ogni 90'.

CREAZIONE - L'esterno originario di Rosario, poi, è primo anche nella classifica delle "Goal Creating Actions", che segnalano le due azioni immediatamente precedenti ad un gol della squadra: Ansaldi totalizza un dato di 1,07 ogni 90', meglio di qualsiasi altro giocatore del Toro. Insomma, la presenza in campo dell'ex Inter e Atletico Madrid è un vero e proprio toccasana per la produzione offensiva granata: merito anche di Juric che, a prescindere dagli infortuni, ha saputo gestirlo per farlo rendere al massimo.

MINUTAGGIO - Ciò che va assolutamente migliorato è il minutaggio. Il Torino avrà bisogno di Ansaldi al top della condizione, soprattutto nella parte centrale nel campionato, quando Ola Aina probabilmente partirà per la Coppa d'Africa. Il Toro dovrà tornare comunque sul mercato, ma Ansaldi dovrà garantire più dei 48 minuti medi a partita, soprattutto se questi sono i numeri offensivi. Insomma, questo primo scorcio di stagione ha dimostrato che Ansaldi, nonostante i 35 anni suonati, è ancora un signor giocatore.

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