"Dal nostro inviato a Novara, Luca Sgarbi - Nella ripresa, Ventura snatura un po' la sua idea, inevitabile conseguenza dei tanti cambi. In difesa con Ogbonna c'è Di Cesare, mentre Masiello riprende posto a sinistra. A centrocampo, fuori Basha e Gazzi, dentro Vives e Brighi. In attacco, invece, dentro Rolando Bianchi. Sarà un caso, ma il tonnellaggio della punta si vede immediatamente. Non sulla manovra, ma sul risultato. 1-0 di testa che non cambia poi di molto l'inerzia del match. Il Novara esce dal guscio, il Toro si adatta al copione della ripartenza, visto che gli spazi si aprono. Ma, tutto sommato, vale quanto detto nel primo tempo. Per andare negli spazi con efficacia, come per impostare ad avversario chiuso, serve qualità. Parola che ripeteremo spesso: qualità, magari da affiancare ad un centravanti pesante. Il pareggio del Novara è più "merito" di Gomis (che rovina un secondo tempo da 7 in pagella) che altro. Finisce 1-1, giusto così. Ma per il futuro servirà molto di più. Dal mercato...
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Toro incompiuto a Novara
Dal nostro inviato a Novara, Luca Sgarbi - Nella...
SECONDO TEMPO:
Essere critici a volte aiuta, se serve a costruire. E il primo tempo granata al "Piola" non si presta alla critica di chi va in campo, ma a quella di una formazione ancora largamente incompleta. L'evidenza che aggredisce l'occhio dell'osservatore suona pressapoco così: questo Toro, quello visto nel primo tempo, non c'entra nulla con la B, ma in A farà molta fatica. L'impegno si vede, la volontà di manovrare nonostante una preparazione che morde i muscoli, anche. Il problema sta nella qualità. Tra Novara e Torino è chiaro chi sia più forte, ma non c'è una differenza qualitativa netta. Basha e Gazzi nel mezzo si sono lanciati in una lotta non proprio da pre-campionato con Barusso e Pesce. Sulla sinistra, l'inedito asse D'Ambrosio-Stevanovicha lasciato sul posto più di una volta Ghiringhelli, giovanissimo esterno utilizzato da Tesser. prova d'intesa si sono viste anche nel mezzo tra Sgrigna e Meggiorini, ma complessivamente non si può prescindere dai chili di un vero centravanti, come dimostrato il primo tempo di Auronzo con la Lazio. Discreta, quindi, l'impressione di un primo tempo senza grandissime emozioni. Per quelle serve molta più qualità del Novara e il Toro - specie in mezzo e davanti - ora non ne ha a palate.
PRIMO TEMPO:
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Dal nostro inviato a Novara, Luca Sgarbi - Nella...
SECONDO TEMPO:
Essere critici a volte aiuta, se serve a costruire. E il primo tempo granata al "Piola" non si presta alla critica di chi va in campo, ma a quella di una formazione ancora largamente incompleta. L'evidenza che aggredisce l'occhio dell'osservatore suona pressapoco così: questo Toro, quello visto nel primo tempo, non c'entra nulla con la B, ma in A farà molta fatica. L'impegno si vede, la volontà di manovrare nonostante una preparazione che morde i muscoli, anche. Il problema sta nella qualità. Tra Novara e Torino è chiaro chi sia più forte, ma non c'è una differenza qualitativa netta. Basha e Gazzi nel mezzo si sono lanciati in una lotta non proprio da pre-campionato con Barusso e Pesce. Sulla sinistra, l'inedito asse D'Ambrosio-Stevanovicha lasciato sul posto più di una volta Ghiringhelli, giovanissimo esterno utilizzato da Tesser. prova d'intesa si sono viste anche nel mezzo tra Sgrigna e Meggiorini, ma complessivamente non si può prescindere dai chili di un vero centravanti, come dimostrato il primo tempo di Auronzo con la Lazio. Discreta, quindi, l'impressione di un primo tempo senza grandissime emozioni. Per quelle serve molta più qualità del Novara e il Toro - specie in mezzo e davanti - ora non ne ha a palate.
PRIMO TEMPO:
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