"E' evidente che Sinisa Mihajlovic abbia molte responsabilità riguardo alla crisi attuale del Torino, che sta rischia di vedere un altro campionato naufragare verso la mediocrità. Ma l'assunto per cui "sono i giocatori che vanno in campo" non deve essere collocato nella categoria delle frasi fatte prive di significato. "Già da qualche partita me ne ero accorto", ha detto ieri il diesse Petrachi da Coverciano, "manca furore agonistico, la sana cattiveria del volere i risultati a tutti i costi. I ragazzi pensano che basti la qualità e invece non è così". E ancora: "I confronti ogni tanto servono anche in famiglia, quando un figlio sbarella e fa cose strane. Perchè a un certo punto bisogna che tutti capiscano che ci sono delle regole e che bisogna comportarsi in un certo modo". Poi, una cosa è certa: l'allenatore non è esente da responsabilità, anzi, deve dimostrare di avere ancora la squadra in pugno e di saper toccare le corde giuste per aggiustare la situazione. E la scelta del Torino, nonostante la rabbia e la delusione del presidente Cairo, è stata quella di concedere ancora una chance al tecnico con cui ha portato avanti questo progetto.
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Toro, la palla passa ai giocatori: devono dimostrare di stare ancora con Miha
Il fatto / Le parole di Mihajlovic al Franchi e di Petrachi a Coverciano vanno nella stessa direzione: i giocatori non danno tutto e non vogliono a tutti i costi il risultato
"Lo stesso Mihajlovic, nel post gara di Firenze, ha accusato la sua squadra di scarsa maturità, di aver perso voglia e agonismo, di essersi addormentata sugli allori. Uno smacco, per un tecnico che ha sostenuto per un anno di aver lavorato molto sui famosi "principi morali" , che quest'anno avrebbe voluto solo limare le imperfezioni mostrate lo scorso anno, e che invece si ritrova a dire e pensare "da domani azzeriamo tutto e si fa a modo mio". Ora la partita di Cagliari, che rivestirà un'importanza decisiva per il prosieguo della stagione, perchè Mihajlovic si gioca molto se non tutto. I giocatori del Torino lo sanno e sanno anche che tocca a loro dare delle risposte. Se credono ancora in questo tecnico, è l'ora di dimostrarlo: non c'è appello, la gara col Cagliari è da vincere, altrimenti avranno anche loro sulle spalle una bella fetta di responsabilità.
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