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Toro, la tenuta mentale è un problema: al primo errore la squadra crolla

Focus on / I granata non sanno reagire: anche contro la Samp, la squadra si è sciolta alla prima difficoltà

Silvio Luciani

Come neve al sole: è bastato un goal su punizione per far sciogliere il Torino, che ha incassato un’altra sconfitta pesantissima contro la Sampdoria. È un copione visto e rivisto in cui i granata interpretano il pugile che va al tappeto al primo destro che va a segno. In questo caso, in realtà, è stato un sinistro ad essere fatale, precisamente  di Gaston Ramirez. E così Belotti e Co. si sono spenti dopo 70 minuti In cui avevano meritato il vantaggio con una partita attenta e determinata. Alla prima difficoltà il Toro è crollato e si è perso nei soliti errori individuali restando in balia degli eventi: così sono arrivati il goal del vantaggio doriano e l’1-3 di Quagliarella.

FRAGILITÀ - Non è la prima volta che accade, il Toro di quest’anno si è spesso dimostrato incapace di reagire ai colpi subiti. È accaduto a Reggio Emilia dopo l’euro goal di Boga o contro il Verona, in cui i granata si sono fatti rimontare addirittura tre goal. Per non parlare delle batoste con Atalanta e Lecce, in cui in realtà la squadra non è mai stata in partita. La stagione sta prendendo una piega abbastanza preoccupante e la scarsa tenuta mentale è una delle cause del crollo torinista.

REAZIONE - Nell’annata più paradossale della storia recente del Torino, la fragilità mentale è l’ennesimo, incomprensibile difetto di una squadra che lo scorso anno aveva fatto del coraggio e della capacità di non arrendersi mai i propri capisaldi. Per uscire da questa spirale negativa, Moreno Longo dovrà lavorare anche e soprattutto sulla testa dei giocatori: il Toro deve reagire, in tutti i sensi.