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Toro, l’approccio alla partita è un problema: col Parma la tendenza va invertita

TURIN, ITALY - APRIL 26: Tiemoue Bakayoko of Napoli scores the 0-1 goal  of Napoli during the Serie A match between Torino FC and SSC Napoli at Stadio Olimpico di Torino on April 26, 2021 in Turin, Italy. (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)

In undici partite su quattordici, il Torino è andato in svantaggio per primo. E i gol subiti nella prima mezz'ora, nella gestione Nicola, sono tanti

Silvio Luciani

C’è un abisso tra l’era Nicola e l’era Giampaolo. Non solo nella media punti o nella convinzione che la squadra dimostra di avere sul campo. Infatti, dopo una prima parte di stagione caratterizzata da buoni primi tempi e clamorose rimonte subite, il Torino ha invertito l’approccio. E se i punti recuperati da situazioni di svantaggio si sono moltiplicati, l’approccio alla partita è paradossalmente peggiorato. Lo testimoniano i numeri: il Toro di Nicola è passato per undici volte su quattordici in svantaggio e ha subito più della metà dei gol (11/21) nei primi 30 minuti di gioco. Nelle cinque partite successive alla sosta, poi, le reti incassate nella prima mezz'ora sono state sette.

PROBLEMA DI APPROCCIO - Il problema, quindi, si è ribaltato: nella gestione Nicola, i granata falliscono molto spesso l'approccio alla partita. È una costante, ormai, nonostante gli otto punti conquistati nelle ultime cinque: il Torino inizia a giocare solo dopo aver subito il primo colpo. E sebbene per sette volte i granata abbiano reagito riuscendo comunque a portare punti a casa (Benevento, Fiorentina, Atalanta, Sassuolo, Juventus, Roma e Bologna) questo è un problema che va analizzato e risolto.

CONTRO IL PARMA - In questo senso sarà fondamentale invertire la rotta già dal match di lunedì contro il Parma. Per il Torino è una sfida da vincere a tutti i costi: complicarsi la vita e trovarsi a rincorrere sarebbe un deficit importante, ora che la pressione si sta alzando sempre di più e il primo tempo di Torino-Brescia dell'8 luglio 2020 ne è la dimostrazione concreta. Servirà un atteggiamento opposto: aggredire subito la partita per metterla in discesa e non innervosirsi. A maggior ragione visto che mancheranno Mandragora e Verdi per squalifica.