Se fossimo ancora nella prima metà degli anni Settanta, Urbano Cairo festeggerebbe la maggiore età per numero di derby vissuti da presidente del Torino. Con domani sera alle 20.45 al “Grande Torino”, infatti, saranno 21. I numeri sono tutt’altro che gratificanti: 16 sconfitte, 3 pareggi e una sola vittoria, il 26 aprile 2015 con reti di Matteo Darmian e Fabio Quagliarella. In realtà, nemmeno prima della nuova era presidenziale le cose andavano molto meglio in casa granata, basti pensare che il Toro ha conquistato un solo derby degli ultimi 28 disputati, tre degli ultimi 36. I numeri della stracittadina, dunque, sono negativi prima di Cairo e con Cairo, entrato in carica il 2 settembre 2005. Per osservare dalla tribuna il suo primo derby ha dovuto attendere la sesta giornata del campionato 2007/2008. Era il 30 settembre 2007 e la Juventus vinse in casa del Toro al 93’ con uno gol che fa discutere ancora oggi, quello di David Trezeguet. Allora il Toro era allenato da Walter Novellino mentre i bianconeri da Claudio Ranieri. Sempre in quel campionato al ritorno i granata strapparono uno 0 a 0. Quello rimase per sette derby consecutivi l’unico punto racimolato.
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Toro, i Derby dell’era Cairo: 16 sconfitte, 3 pareggi, una vittoria. E quanti torti arbitrali
Focus on / Domani sarà il 21° match contro la Juventus per il presidente granata. Saldo: 16 k.o., 3 pareggi e 1 vittoria firmata Darmian-Quagliarella
SGARBI ED ILLUSIONI - Da quel momento, difatti, sono maturate soltanto sconfitte, un paio prima della retrocessione in Serie B mentre le successive con il ritorno nella massima serie nel 2012/2013. Molti di questi k.o. sono arrivati anche a causa di vistosi errori arbitrali, come, ad esempio, il 29 settembre 2013 con il gol in fuorigioco di Paul Pogba oppure il 23 febbraio 2014 con il clamoroso rigore non fischiato ai danni di Omar El Kaddouri. Anche a causa di tutti questi episodi sfavorevoli, il Toro di Cairo ha dovuto aspettare il 30 novembre 2014 per tornare al gol contro la Juventus. Il coast to coast di Bruno Peres interruppe un digiuno di reti nei derby che perdurava dal 24 febbraio 2002 (Benoit Cauet). Nemmeno in quel caso, però, bastò per vincere a causa della firma di Andrea Pirlo al 93’. Nello stesso campionato, tuttavia, il Toro di Gian Piero Ventura riportò nelle casse granata una vittoria che mancava addirittura dai tempi di Ruggero Rizzitelli (9 aprile 1995). Quel 2 a 1 caratterizzato dai gol dei già citati Darmian e Quagliarella e dalle parate di Daniele Padelli sembrò aprire un nuovo ciclo nella storia dei Derby della Mole, dove l’equilibrio sarebbe potuto tornare sovrano. Invece, non è andata proprio così. Da quel momento, infatti, 8 sconfitte, tra cui due in Coppa Italia, e 2 pareggi, entrambi in casa della Juventus.
DERBY DI COPPA FATALI - Tanti derby amari da digerire anche negli ultimi anni per Cairo, tra partite mal giocate e mal interpretate, sviste arbitrali e gol incassati all’ultimo respiro. I due ultimi precedenti in Coppa Italia, tra l’altro, hanno segnato profondamente la storia recente del Toro. Il 4 a 0 del 16 dicembre 2015 in favore della Juventus, difatti, minò profondamente il rapporto tra Ventura e la tifoseria granata, tanto che a fine anno avvenne l’avvicendamento in panchina con Sinisa Mihajlovic. Anche il serbo ha pagato un derby di Coppa, quello del 3 gennaio 2018: sconfitta per 2 a 0, espulsione per proteste per un clamoroso fallo non fischiato su Afriyie Acquah con il Var già in azione ed esonero nelle ore successive. Un rapporto tribolato e poco felice, pertanto, quello di Cairo con i Derby della Mole. Tante delusioni, tante arrabbiature e un esonero.
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