"La decisione di rimanere al Torino, l’avvio di stagione da punto di riferimento assoluto, poi l’infortunio e la riabilitazione: complice la sfortuna il campionato di Nikola Maksimovic sembrava aver preso una piega decisamente negativa rispetto a quanto ci si sarebbe aspettato dal centrale serbo in estate, ovvero una sorta di annata “della consacrazione” da parte di un giocatore in crescita costante negli ultimi due anni. Da quando si è lasciato l’infortunio alle spalle, il difensore sembra però aver ripreso il discorso interrotto mesi prima nel migliore dei modi, tornando in campo e riprendendosi subito il Torino.
gazzanet
Toro e Maksimovic: l’ultima contro il Genoa, un incubo a 5 dita per il serbo
Focus on / Sicurezza e qualità: il difensore è sempre stato un punto di riferimento, ma dal post infortunio non ha ancora raggiunto la massima forma. Titolare a Marassi, per tornare al top e dimenticare quella maledetta 'manita'
"Da quando è tornato a calcare il terreno di gioco, Maksimovic non ha più abbandonato la casacca da titolare: le presenze stagionali sono 13 e sono destinate a salire ulteriormente vista l’importanza di fatto essenziale che il serbo ricopre negli schemi granata non soltanto per quanto riguarda la fase difensiva ma anche in proiezione offensiva. Il centrale, che in patria era infatti stato schierato anche sulla linea di centrocampo, possiede qualità di palleggio fuori dal comune ed una grande visione di gioco che gli permette di agire di fatto da regista aggiuntivo nell’impostazione delle azioni granata o direttamente nel lancio lungo alla ricerca dei compagni più avanzati.
"Anche contro la Lazio, oltre ad aver disputato una prestazione pressoché perfetta sotto il profilo della marcatura (su Felipe Anderson, bestia nera del Torino) e degli interventi difensivi, Maksimovic si è messo in mostra per la qualità delle proprie giocate ed in particolare per la facilità con la quale riesce a farsi trovare pronto per impostare il contropiede e, talvolta, portarlo o seguirlo come un vero e proprio giocatore di spinta nonostante la sua corsa parta logicamente da una posizione di campo decisamente arretrata.
"Dal rientro Maksimovic si è quindi ripreso il Torino ed è tornato ad essere un leader silenzioso in campo, un punto di riferimento per i compagni di squadra nonostante la giovane età: il serbo rappresenta un vera e propria sicurezza e trasmette serenità agli altri granata nel l’effettuare le proprie giocate. Contro il Genoa la sua presenza in campo è pressoché scontata ed il centrale tornerà ad affrontare i rossoblù a Marassi, ad un anno di distanza da quella serataccia in cui non azzeccò pressoché una chiusura. 'Manita' ai danni del Toro, con Niang che puntualmente lo dribblava infilandosi come una lama avvelenata nella difesa granata. Un incubo a 5 dita, ma ora è il momento di voltare pagina e prendersi la giusta rivincita. Una nuova tappa da aggiungere ad un lungo percorso di crescita costante che lo sta portando ad essere sempre più importante per il Torino ed al contempo sempre più desiderato dalle big. Genoa-Torino: i granata possono contare ancora una volta su Maksimovic, trascinatore silenzioso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA