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Toro-Napoli: Ventura senza Vives, Benitez con il dubbio Insigne-Mertens

Verso Torino-Napoli / Per Ventura l'emergenza è rientrata. Resta da definire chi prenderà il posto di Vives. Benitez, dopo la deludente trasferta portoghese, vuole soffiare il secondo posto alla...

Federico Lanza

Nulla è perduto”. Questo è il mantra del Napoli, che giocatori, allenatore e presidente ripetono come una preghiera a Castelvolturno. Dopo la sconfitta per 1-0 in Portogallo – che rischia di estromettere gli azzurri dalla corsa alla finale di Torino – Rafa Benitez e Aurelio de Laurentiis si sono detti “dispiaciuti e rammaricati per la sconfitta”; il Napoli avrebbe sicuramente meritato il pareggio, ma sono costate care, nell'economia del risultato, le scelte di formazione dell'allenatore spagnolo. E il Torino? Il Torino sta vivendo un periodo di crisi, sia sul piano del gioco che dei risultati. Le quattro sconfitte in cinque parte ne sono una dimostrazione. L'emergenza in casa granata – se si esclude la squalifica di Vives – è praticamente rientrata e ora Ventura ha a disposizione molte alternative per mettere in campo una formazione competitiva sin dall'inizio.

"QUI TORO – La squalifica di Giuseppe Vives apre, o meglio, spalanca le porte per il debutto da titolare di Panagiotis Tachtsidis. Il greco sarebbe il sostituto naturale, ma restano da verificare le gerarchie di Ventura. Ora come ora, il giocatore prelevato dal Catania non sembra offrire quell'equilibrio e quelle garanzie che gli si richiedono, ma questa pista resta aperta. Come accennato in apertura, la difesa ritrova i giocatori più importanti: Kamil Glik e Nikola Maksimovic. La retroguardia, quindi, sarà completata da Moretti, completamento recuperato dopo l'operazione al ginocchio di tre settimane fa. Matteo Darmian, contro l'Inter spostato in difesa, ritornerà sulla corsia destra, facendo leva sull'affiatamento e sugli automatismo sviluppati con Alessio Cerci. Marko Vesovic, dopo la prova discreta contro i nerazzurri, potrebbe strappare la maglia da titolare a Ventura; il montenegrino, in questo modo, interpreterebbe quello che è il suo ruolo naturale: l'esterno sinistro.

"QUI NAPOLI – Il Napoli non è, ancora, una grande squadra. La partita di Europa League lo ha ribadito. Troppi sono i punti deboli della squadra di Benitez. Scontato, dire, quindi, che il Toro per vincere dovrà giocare d'astuzia e di intelligenza, perché la differenza tecnica tra le due compagini è imbarazzante. La difesa dei partenopei, se pressata assiduamente, va in difficoltà e fatica a ragionare. Il vero tallone di Achille, però, è l'atteggiamento, spesso passivo e rinunciatario, come dimostrato giovedì sera, quando il Porto ha potuto fare, per 45', tutto ciò che voleva. I campani, però, compensano con la velocità di impostazione e la rapidità di un attaccante completo come Higuain. A centrocampo, Inler e Jorginho sono in vantaggio su Behrami ed Henrique per una maglia da titolare. In difesa, Federico Fernandez prende il posto di Britos.