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Toro: nessuna paura contro le grandi

Malgrado quattro punti ottenuti nelle prime due partite, prima di Toro-Inter dello scorso settembre tra i tifosi granata, eterni borbottanti, crescevano le perplessità in vista della prima...

Redazione Toro News

"Malgrado quattro punti ottenuti nelle prime due partite, prima di Toro-Inter dello scorso settembre tra i tifosi granata, eterni borbottanti, crescevano le perplessità in vista della prima sfida ad una ‘grande’.Il risultato (0-2 per i nerazzurri) diede apparentemente ragione ai pessimisti, ma il campo parlò tutta un’altra lingua: il Toro tenne a lungo a bada la formazione di Stramaccioni, meritando evidentemente il pari.E non è un caso, infatti, che nei successivi due match contro i Golia del nostro campionato, la squadra di Ventura abbia collezionato due punti che, con un po’ di cinismo in più, avrebbero potuto trasformarsi anche in quattro.PERSONALITA’ – Ventura lo ha sottolineato di recente: tra i granata ci sono molti esordienti nella massima categoria che hanno finora messo in mostra una personalità degna di una lunga esperienza. E, in effetti, quando vai a giocare a Roma o al San Paolo per la prima volta nella tua carriera e riesci a limitare e, a tratti, a domare squadroni con obiettivi così lontani dai tuoi, i cosiddetti ‘attributi’ non ti si possono proprio negare.CALENDARIO INFUOCATO – La Roma che deve dare urgenti risposte alla sua piazza, la Fiorentina di Montella sulle ali di un entusiasmo assente da anni, il derby nel fortino (un po’ meno blindato, ultimamente...) dei bianconeri e un Milan con fame di rivincite: i match che attendono i granata non promettono sconti. Ma il Toro ha le carte in regola per mettere in difficoltà chiunque, grazie alla difesa che continua a stupire tutti (e che dalla prossima gara dovrebbe anche ritrovare la sua colonna Angelo Ogbonna) e anche grazie ad una manovra costruita passo dopo passo partendo dal portiere, rallentando i ritmi degli avversari e concedendo loro poco o nulla.Forse proprio questo tipo di costruzione di gioco spiega perché i granata si siano mostrati spesso in maggiore difficoltà quando sono stati costretti a fare la partita, spesso incappando in brutte sorprese.MANCA IL COLPACCIO – Si parlava di cinismo. Ecco: a questo Toro che non ha paura di nessuno manca solo il colpaccio contro una big, l’impresa che resti incastonata nella storia del suo campionato. Ci riuscì, ad esempio, il bel Toro di Camolese della stagione 2001/2002, sconfiggendo al Delle Alpi il Milan con un gol di Cristiano Lucarelli e un rigore fallito dall’ex juventino Pippo Inzaghi al 91’: soddisfazioni.E proprio un Toro-Milan è in programma alla 16^ giornata. Anche se, dando una rapida occhiata alle prossime avversarie del Toro, non riesce difficile immaginare quale match sia in cima alla lista dei desideri dei tifosi granata.

Fulvio Vallana (Twitter @FulvioVallana)

(foto Dreosti)