M'Baye Niang è sempre più vicino all'addio. Dopo un'estate passata da separato in casa al Torino e al centro di insistenti voci di mercato provenienti da tutta Europa, l'avventura di Niang in granata sembra essere giunta ai titoli di coda. Il passaggio al Rennes - con la formula del prestito con diritto di riscatto - ormai è un'ipotesi che, di ora in ora, prende piede con sempre più decisione. Uno scenario che se dovesse davvero realizzarsi aiuterebbe il Torino a sfoltire un reparto - quello offensivo - sovraffollato dal punto di vista numerico ma che, allo stesso tempo, rappresenterebbe un rimpianto dal punto di vista umano ed economico per un talento mai sbocciato.
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Toro, Niang vicino all’addio: rimpianti e delusione per una promessa mai mantenuta
Focus on / Il senegalese pronto a tornare in Francia: vicino l'accordo con il Rennes. I rimpianti del Torino per un talento incostante
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I NUMERI - 26 presenze, 4 gol realizzati e 15 milioni di euro investiti. Questi i numeri che hanno accompagnato M'Baye Niang nel suo primo, e sin qui unico, anno al Torino. Cifre importanti, che tutt'oggi fanno del senegalese l'acquisto più oneroso dell'era Cairo e dell'intera storia del club granata. Anche per questo probabilmente tutto il pianeta-Toro si aspettava di più da lui: un giocatore inseguito per un'estate intera da Sinisa Mihajlovic, arrivato sotto la Mole per permettere al Torino di compiere il tanto auspicato salto di qualità e acquisto (stra)pagato dalla dirigenza per strapparlo al Milan nelle ultime ore di mercato. Aspettative quasi del tutto disattese da parte del classe 1994, confermatosi talento bizzoso e incostante, capace di lampi di genio improvvisi ma anche - o meglio, soprattutto - di momenti di black out totali.
RIMPIANTI - Una scommessa persa da parte del Torino e, più in particolare, dalla gestione-Mihajlovic. Dal primo gol in granata contro il Verona nel rocambolesco 2-2 del 1 ottobre 2017, fino alle tante (forse troppe) prestazioni sotto tono, le critiche nei suoi confronti non sono mai mancate. E pensare che con l'arrivo in panchina di Mazzarri, che già lo aveva voluto ed allenato ai tempi del Watford, Niang aveva cominciato con il piede giusto: 3 gol in meno di due mesi, dal 6 gennaio al 25 febbraio nel trittico di partite contro Bologna, Benevento ed Hellas Verona. Poi nuovamente il buio: tante prestazioni opache, le critiche, fino ad arrivare ad un'estate che, dopo un Mondiale giocato a buoni livelli, potrebbe portarlo lontano da Torino. La sua volontà è chiara e conclamata: tornare in Francia per dimostrare il proprio valore nel campionato che lo ha lanciato da professionista e il club granata non sembra avere intenzione di mettergli i bastoni tra le ruote. Anzi. Nel suo futuro adesso potrebbe esserci il Rennes: una soluzione che sembra poter mettere tutti d'accordo, anche se in casa granata resta la triste consapevolezza di aver avuto tra le mani l'ennesimo talento mai realmente sbocciato.
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