"SECONDO TEMPO
toro
Toro, niente di memorabile
SECONDO TEMPO
Nella...
Nella ripresa il piglio iniziale è decisamente diverso. Ci vogliono diciassette minuti per eguagliare il bottino della prima frazione. Sarà la probabile strigliatina di Ventura, sarà la voglia delle cosiddette seconde linee, ma il Toro è un'altra cosa. Masiello continua a macinare kilometri, si vedono Diop, Sgrigna, Santana e Verdi. L'argentino si muove in scioltezza, ci mette molto impegno; il senegalese segna e sbaglia, segna e sbaglia: sciagurato in certi casi, da stropicciarsi gli occhi in altri. I dubbi a Ventura li fa venire anche Verdi. Avrà la valigia in mano, ma mette un gol strepitoso dalla mattonella-Getafe, quella da cui aveva colpito la traversa. Finisce 7-0 e non è una gara memorabile. Ma le fatiche del ritiro, una calda giornata agostana e l'avversario molle sono argomenti abbastanza convincenti per assolvere l'imputato.
PRIMO TEMPO
Forse al Toro è riuscita un'impresa nel primo tempo con la Cheraschese, chiuso sul 3-0 contro una squadra di Eccellenza: quella di beccarsi una strigliata da Giampiero Ventura nell'intervallo. Cose che capitano, dal momento che è Ferragosto e che le motivazioni sono sottozero. Il Toro, infatti, è andato al piccolissimo trotto, ha collezionato tre-quattro palle gol - non di più - e, addirittura, ha rischiato di incassare la rete dell'1-2. L'inizio non promette nulla di buono, ritmo da dopolavoro ferroviario con Ventura che lancia un paio di brutte occhiatacce verso il campo. Ad alleggerire la situazione arriva l'uno-due di Meggiorini (bella palla di Vives a smarcarlo) e Bianchi (assist di Masiello). Poi, però, arriva la "sindrome del contentino". Ci si adagia, cioè, sul doppio vantaggio, rischiando, come detto, l'onta del gol subito. Nel finale di prima frazione è Di Cesare a timbrare il 3-0, ma la faccia di Ventura sa di strigliata in arrivo. Squadra molle, molto giropalla e poco gioco. In campo, puntuali Meggiorini e Bianchi sulle uniche vere palle gol, col solo Masiello a metterci passo in fascia. E' solo un test agostano con la Cheraschese, ma Ventura nella ripresa vorrà altre facce.
(foto Bertorello)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SECONDO TEMPO
Nella...
Nella ripresa il piglio iniziale è decisamente diverso. Ci vogliono diciassette minuti per eguagliare il bottino della prima frazione. Sarà la probabile strigliatina di Ventura, sarà la voglia delle cosiddette seconde linee, ma il Toro è un'altra cosa. Masiello continua a macinare kilometri, si vedono Diop, Sgrigna, Santana e Verdi. L'argentino si muove in scioltezza, ci mette molto impegno; il senegalese segna e sbaglia, segna e sbaglia: sciagurato in certi casi, da stropicciarsi gli occhi in altri. I dubbi a Ventura li fa venire anche Verdi. Avrà la valigia in mano, ma mette un gol strepitoso dalla mattonella-Getafe, quella da cui aveva colpito la traversa. Finisce 7-0 e non è una gara memorabile. Ma le fatiche del ritiro, una calda giornata agostana e l'avversario molle sono argomenti abbastanza convincenti per assolvere l'imputato.
PRIMO TEMPO
Forse al Toro è riuscita un'impresa nel primo tempo con la Cheraschese, chiuso sul 3-0 contro una squadra di Eccellenza: quella di beccarsi una strigliata da Giampiero Ventura nell'intervallo. Cose che capitano, dal momento che è Ferragosto e che le motivazioni sono sottozero. Il Toro, infatti, è andato al piccolissimo trotto, ha collezionato tre-quattro palle gol - non di più - e, addirittura, ha rischiato di incassare la rete dell'1-2. L'inizio non promette nulla di buono, ritmo da dopolavoro ferroviario con Ventura che lancia un paio di brutte occhiatacce verso il campo. Ad alleggerire la situazione arriva l'uno-due di Meggiorini (bella palla di Vives a smarcarlo) e Bianchi (assist di Masiello). Poi, però, arriva la "sindrome del contentino". Ci si adagia, cioè, sul doppio vantaggio, rischiando, come detto, l'onta del gol subito. Nel finale di prima frazione è Di Cesare a timbrare il 3-0, ma la faccia di Ventura sa di strigliata in arrivo. Squadra molle, molto giropalla e poco gioco. In campo, puntuali Meggiorini e Bianchi sulle uniche vere palle gol, col solo Masiello a metterci passo in fascia. E' solo un test agostano con la Cheraschese, ma Ventura nella ripresa vorrà altre facce.
(foto Bertorello)
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