Toro News
I migliori video scelti dal nostro canale

toro

Toro, non è stato il derby di Belotti: ma se la squadra non lo assiste…

Focus On / Il Gallo non si rende pericoloso, ma i numeri dimostrano perchè: lui combatte, i compagni non costruiscono

Gianluca Sartori

"Non è stato il derby del Gallo. Mihajlovic ci sperava, anzi, ci contava: "Deve incidere il suo nome in questa partita. Ha il volto antico degli eroi del Toro", aveva affermato il tecnico, nella conferenza stampa di presentazione. Un derby affrontato con la fascia di capitano, e che ha visto Andrea Belotti naufragare insieme ai suoi compagni. Tuttavia, analizzando in particolare la prestazione del bomber granata, il dato che emerge è che, pur non riuscendo a rendersi pericoloso, il fromboliere di Gorlago ha avuto un approccio idoneo al contesto, senza risparmiarsi e provando a combattere su tutti i palloni. Il problema è stata l'assoluta mancanza di rifornimenti, provati da un Toro che non è riuscito a costruire azioni pericolose; ovviamente, su questo ha inciso anche l'inferiorità numerica.

"I dati confermano quanto sopra: Belotti è il quarto granata per km percorsi (9.98, dietro ai due laterali De Silvestri e Ansaldi e ad un Adem Ljajic che ha imparato l'arte del sacrificio). A livello personale, ci sono quattro falli subiti e quattro palle recuperate. Sintomo del fatto che il Gallo, per quanto possibile, ha provato a procurarsi punizioni per mantenere alto il baricentro della squadra e a portare pressione agli avversari nella prima costruzione. A latitare del tutto è stata l'assistenza dei compagni: Il Torino, secondo le statistiche ufficiali della Lega Serie A, ha fabbricato solo tre occasioni da gol (contro le 12 della Juventus) e 15 azioni manovrate (contro le 37 dei bianconeri).

"Si sa che Belotti, per quanto sia un giocatore formidabile, non è l'elemento che vince le partite da solo, ma ha bisogno di rifornimenti, e di una squadra che lavori con e per lui. Questo è quanto è mancato allo Stadium, non certamente l'atteggiamento del capitano, sempre combattente e propositivo. Ora però occorre voltare pagina e pensare alla partita col Verona di domenica prossima, che è un test che assume un peso specifico notevole. Proprio Belotti, da buon capitano, dovrà assumersi la responsabilità di trascinare i compagni alla riscossa.