Toro, ora la quota europea si alza. Nel girone di ritorno servono più punti

La classifica parla chiaro: il Toro dista sei punti dall'Atalanta, squadra che occupa l'ultima casella europea disponibile, e se là davanti continuano con questo ruolino di marcia, a fine campionato, sessanta punti potrebbero non essere sufficienti per arrivare in Europa.

DIVARIO - Tra le prime e le ultime il divario è sempre più ampio. Questo a dimostrare come si sia alzato il livello delle prime 8-9 squadre del campionato, che si sono rinforzate negli anni attraverso acquisti e programmazione, ma si sia abbassato il livello qualitativo complessivo. Tra le ultime della classe la situazione è drammatica: il Pescara occupa l'ultima posizione con 9 punti all'attivo e una sola vittoria - ottenuta per altro a tavolino contro il Sassuolo - e la terz'ultima, il Palermo, con soli 10 punti ha fatto abbassare la probabile quota salvezza. Là davanti, invece, la Juventus continua la sua marcia verso il titolo e sembra non avere rivali. Vincono anche Roma, Lazio, Napoli, Milan, Inter e Atalanta iniziando così a scavare un mini-solco tra loro e le inseguitrici Torino e Fiorentina. Dal campionato 2011-2012 - anno dal quale il "ranking Uefa" ha condannato l'Italia ad avere solo sei posti per le competizioni europee - non era mai successo che una squadra avesse, al giro di boa, già 35 punti all'attivo. Questo dato deve far pensare. La proiezione potenziale dei punti che a fine stagione avrà ottenuto la sesta forza del campionato - al momento è l'Atalanta - è dunque di 70 punti. E se si pensa che quando il Toro andò in Europa League nell'annata 2013-2014 ne collezionò "appena" 57 ecco allora che l'Europa diventa un'utopia.

PIU' PUNTI - Il distacco tra il Toro e le prime della classe c'è ed è importante ma nel girone di ritorno i granata hanno le possibilità per migliorarsi. Basti guardare le partite con Empoli e Pescara dove i ragazzi di Mihajlovic hanno collezionato solo due punti totali. Sono proprio questi i match più importanti da vincere e soprattutto quelli peggiori per perdere punti. Per fare il salto di qualità servirà dunque migliorarsi e cercare di vincere contro le squadre che precedono provando a limitare al minimo gli errori per poi andarsi a giocare gli scontri diretti alla pari. Juve, Roma, Napoli, Lazio, Milan e Inter sembrano sicuramente meglio attrezzate ma il Toro deve ritrovare la voglia di emergere sovvertendo le gerarchie.

Al giro di boa la Serie A sembra spaccata in due e il divario tecnico è in crescita. Nonostante ciò il Toro può e deve continuare a sognare l'Europa cercando di migliorarsi giorno per giorno. Raggiungere i potenziali settanta punti a fine anno pare però impensabile e allora ecco che la Coppa Italia potrebbe diventare un obbiettivo...