Alessandro Salvatico - Vendetta “sportiva” é compiuta.Prima, sugli spalti: lucine a migliaia in Primavera, luci lampeggianti in Maratona, sullo sfondo di una coreografia come non si vedeva da tempo.Poi, in campo: un anno fa, il Padova veniva a fare visita ad un Toro disperato, che poteva solo vincere per non perdere il treno play-off; situazione clamorosamente ribaltata, visto che ora sono gli uomini dell'allora lanciatissimo Dal Canto a tremare.Eppure, c'é sfottò e basta all'Olimpico, nulla di simile agli eventi di cronaca che hanno colpito il centro del capoluogo piemontese 24 ore prima. D'altronde, anche la sfida di dodici mesi fa si concluse con un momento raro di questi tempi: i tifosi di casa applaudirono la rivale vincente. Perché se lo meritava.Non così ieri, dopo la ruggine accumulatasi dal 3 Dicembre ad oggi, per una vicenda che sembra non finire.Ma se il piano giudiziario potrà rivelare ancora sorprese, il piano verde ed orizzontale del campo da gioco ha emesso dei verdetti: superiorità granata sui biancorossi, Toro lanciatissimo verso un traguardo che, con in tasca i tre punti del black-out, sarebbe già certo.Ma visto che così non é, bisogna giocare; e i padroni di casa lo fanno fin dal primo minuto, ritrovando lo spunto di Stevanovic (che si spegnerà dopo l'intervallo, come gli capita quasi sempre) e trovando il primo “vero” Meggiorini “formato Ventura”. Il gol dell'ex Novara non é il primo, ma una partita giocata così intensamente e con profitto non la si era ancora vista da parte sua, e si sono notate le qualità per le quali il mister l'aveva così intensamente richiesto. Un valore aggiunto, per il finale di stagione.In un match caratterizzato dalla continua crescita dei centrocampisti, che un mese fa sembravano irrimediabilmente spompati e invece si stanno sempre più riprendendo, arriva anche la prima gioia personale per Valerio Di Cesare. Una rete da attaccante, dopo le tante “da difensore” sfiorate e fallite per un soffio: se la merita. Una rete viziata forse da un millimetrico fuorigioco, ma il Toro non può certo ritenersi beneficiato dall'arbitro Ostinelli; anzi, questa é l'unica nota stonata della luminosa serata di ieri, ossia l'ennesimo arbitraggio che lascia interdetti. Purtroppo, però, é una nota costante, che da mesi non smette di suonare, monotona e fastidiosa.
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Toro-Padova un anno dopo é ribaltata
Alessandro Salvatico - Vendetta “sportiva” é compiuta.
Prima, sugli spalti: lucine a migliaia in Primavera, luci lampeggianti in Maratona, sullo sfondo di una coreografia come non si vedeva da tempo.
(foto N.Campo)
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