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Toro, per affrontare il ciclo di fuoco il centrocampo deve dare di più

Verso Torino-Sassuolo/ Il centrocampo è il reparto che più di tutti deve ancora ingranare, dove la qualità non è proporzionale alle prestazioni offerte

Lorenzo Bonansea

"Una settimana, tre partite. Tre match molto diversi tra loro ma ciascuno molto difficile. Il Sassuolo, per primo, che non perde da cinque partite e si trova appaiato in classifica proprio ai granata. Il Bruges in Europa League, capolista nel girone un punto sopra il Toro con nessuna sconfitta al passivo e ben 8 gol segnati. Infine, i bianconeri in un derby che, come sempre, si preannuncia infuocato e non ha bisogno di presentazioni.

"Questo vero e proprio tour de force potrebbe provare non poco le energie di una squadra che per ora non ha certamente impressionato per continuità. Dopo due settimane di sosta dal campionato e di lavoro indisturbato, però, sono attesi dei miglioramenti che facciano ben sperare in vista del resto della stagione. La difesa è il reparto più collaudato, e le numerose convocazioni in nazionale sono la prova più lampante del livello eccellente raggiunto dalla retroguardia granata. L'attacco invece è sterile, ma sembra troppo isolato: la colpa non è, forse, tutta sua. Insomma, la scintilla deve essere fatta scoccare dal centrocampo. Proprio questo reparto, infatti, è quello che forse più di altri è responsabile del mal di gol che affligge i granata. All'appello mancano infatti quasi del tutto l'estro di El Kaddouri, l'apporto di Benassi e l'esperienza di Nocerino, per non parlare del rendimento altalenante o addirittura misterioso (Ruben Perez) di altri elementi in rosa. Dopo sole undici giornate questa non può certamente suonare come una bocciatura, il tempo a disposizione per eliminare le critiche è certamente tanto, ma non si può attendere troppo e la prima occasione per rifarsi è proprio adesso: un nuovo inizio dopo la sosta.

"La scossa all'ambiente può arrivare, infatti, proprio ora. Con un successo in Europa i granata possono blindare l'accesso ai sedicesimi (Copenaghen permettendo), con una vittoria sul Sassuolo possono fare un bel balzo in avanti, e con i tre punti nel derby.. meglio non pensarci per non alimentare false speranze, ma significherebbe dare una svolta definitiva alla stagione e forse alla storia calcistica degli ultimi tempi. Fermando qui i pensieri troppo audaci e i voli pindarici della fantasia, la realtà di questa squadra si palesa, in definitiva, in maniera inequivocabile: la mediana è il reparto che può consentire la svolta, dove la qualità dei giocatori non è proporzionale alle finora deludenti prestazioni offerte, ma servono maggiore rapidità, incursioni più frequenti, scambi più precisi, più coraggio sotto porta. Non sono pochi gli ingredienti che mancano, ma allo stesso tempo non sono così difficili da trovare. Un moto d'orgoglio, un guizzo di Farnerud o SanchezMino, tutto potrebbe far scoccare la scintilla che i tifosi attendono con ansia in questa stagione. La risposta la darà solo il tempo, ma non è infinito: le potenzialità ci sono, adesso tocca ai centrocampisti dimostrare cosa possono costruire.