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Toro, si presenta Martinez: “Che onore essere qui, darò tutto”

L'attaccante venezuelano si presenta: "Non temo il calcio italiano. La Storia del Torino? Sono stato a Superga e ho un grande senso di responsabilità..."

Redazione Toro News

"Siamo collegati dalla Sala Stampa dell'Olimpico di Torino: è tutto pronto per la presentazione di Josef Martinez, secondo acquisto del Torino in questa sessione di calciomercato. L'attaccante venezuelano, classe 1993, è arrivato a titolo definitivo dagli svizzeri dello Young Boys e sarà presentato a breve dal DS Petrachi.

"PRESENTAZIONE -"E' per me un vero piacere essere qui, sono molto emozionato. Non vedo l'ora di dare il mio contributo alla squadra. Sono un attaccante che può giocare in tutte le posizioni dell'attacco, ma se devo dirla tutta preferisco giocare da seconda punta. In ogni caso, deciderà il mister, con cui a breve mi confronterò. Ho visto molte partite del Toro di quest'anno. E' una squadra che mi piace molto, soprattutto quando gioca in casa, davanti al suo grande pubblico".

"VENEZUELA - "Il mio approdo qui è importante per il mio Paese. Non abbiamo tanti giocatori del Venezuela in Europa e in particolare in Club del livello del Torino. Spero che tanti altri verranno dopo di me".

"CERCI - "Ho visto molti video con le sue giocate, la coppia con Immobile era veramente fantastica. In ogni caso io non sono il sostituto di Immobile ma solo Josef Martinez. Con Alessio vorrei trovarmi bene e arrivare a grandi traguardi insieme".

"FISICO ESILE -"Una piccola statura ha degli svantaggi ma anche dei vantaggi. Tanti grandi giocatori hanno un fisico simile al mio, come ad esempio Miccoli. Non temo il calcio italiano, anche se so che la fisicità conta molto".

"FARNERUD - "Ho parlato molto con Alex, mio compagno allo Young Boys. Mi ha fatto capire come si vive qui e mi ha parlato dell'ambiente granata, in cui sei apprezzato se dai tutto in campo. Questa è proprio la mia intenzione. La decisione di venire qui è stata comunque solo mia".

"SUPERGA -"Ho approfondito la Storia del Grande Torino e sono andato a visitare la Basilica. Ora so quale senso di responsabilità ha chi veste questa maglia".