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Toro, provaci di più

di Paolo Morelli


Cinque pareggi consecutivi, tre volte in vantaggio per primi, tre volte raggiunti. Ma guardiamo gli ultimi tre risultati, tre 1-1. In queste gare: tre...

Redazione Toro News

di Paolo MorelliCinque pareggi consecutivi, tre volte in vantaggio per primi, tre volte raggiunti. Ma guardiamo gli ultimi tre risultati, tre 1-1. In queste gare: tre tiri, tre gol. Una media realizzativa del 100%. Peccato però che siano stati praticamente gli unici tiri in porta tentati in queste partite (ad eccezione, forse, della gara con il Chievo). Un tiro ogni 90 minuti non è una buona media.Il problema è che si cerca poco la porta avversaria, sia da dentro l'area che da fuori. Che i granata abbiano poco coraggio è già stato detto e non ci va di ripeterlo, ma è necessario intervenire - sì, ancora - sulla mentalità perché si tenti (che sia da fuori o da dentro l'area) il più possibile di tirare in porta. Ieri neppure Dzemaili, solito cercare la conclusione, è riuscito a scaldare le mani a Muslera. Troppi passaggi nell'ultimo quarto di campo, poca intraprendenza. Azioni troppo macchinose. Un problema che il Toro si trascina dall'inizio del campionato.La nota positiva è la quadratura dei granata, oltre al risultato (non dimentichiamo che si trattava di una trasferta a Roma). E se non altro la squadra è imbattuta. Ma la mancanza di intraprendenza dalle parti dell'area avversaria potrebbe prolungare ancor più il digiuno di vittorie, unico modo per migliorare la posizione di classifica. Ma cercare di più la rete non deve consistere nello sparacchiare a casaccio da fuori area, bensì nel cercare il tiro nel momento giusto, anziché incaponirsi in improbabili assist, come spesso ci tocca vedere. Ora arriva l'Udinese, meglio tenere occupato Handanovic, piuttosto che tenere occupati Quagliarella e Di Natale. Si può, si deve.