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Toro, riecco Sarri: l’allenatore-tabù con la passione per Superga

Maurizio Sarri a Superga, maggio 2016

Focus on / Tra Empoli e Napoli i granata non hanno mai battuto il tecnico toscano. L'anti-divo con la passione per Superga

Nicolò Muggianu

Introverso e pragmatico, l'"anti-divo" per eccellenza. Una persona e un personaggio controverso, fuori dagli schemi della mediocrità; a volte antipatico certo, ma mai banale. Maurizio Sarri è un uomo che si è fatto da solo, un napoletano con l'accento toscano: un'antinomia vivente, che con il duro lavoro e la piena fiducia nei propri mezzi, in poco più di 10 anni è riuscito a scalare il calcio italiano; dalla Sangiovannese al Napoli. Il suo "sarrismo" in Campania è diventato quasi una religione: giocare un bel calcio, divertendosi e divertendo i tifosi. Così l'allenatore in tuta ha reso grande il Napoli, mantenendo viva sino ad oggi la lotta Scudetto.

TABU' - Corsa, verticalizzazioni improvvise, gol e non solo. Il Torino conosce bene il tipo di calcio proposto da Sarri. L'allenatore azzurro, vicino a trasferirsi alla corte di Cairo dopo l'addio di Ventura, è una vera e propria 'bestia nera' in casa granata. Basti pensare che in 7 precedenti complessivi - tra Empoli e Napoli - Belotti e compagni non sono mai riusciti a portare a casa la vittoria con il tecnico partenopeo in panchina (1 pareggio e 6 sconfitte). I 18 gol subiti (una media di 2.57 a partita) a fronte dei soli 6 messi a segno dal Torino nei 7 precedenti in questione poi, evidenziano uno stile di gioco tanto propositivo quanto attento, al quale è particolarmente difficile far fronte.

RISPETTO - La storia che lega più o meno direttamente Sarri al Torino ha anche un che di romantico. Negli ultimi anni infatti, il tecnico toscano non ha mai mancato la visita alla Basilica di Superga dove si reca con costanza per onorare il Grande Torino in occasione di ogni trasferta torinese. Un pellegrinaggio ben auspicante visto che, anche prima del match decisivo contro la Juventus, l'allenatore del Napoli aveva fatto visita agli Invincibili per poi ottenere la vittoria all'Allianz Stadium. Un tema più che mai attuale, con Napoli-Torino che si giocherà proprio nella settimana della commemorazione dei caduti del 4 maggio 1949. E d'altronde, per sua stessa ammissione: "un uomo di sport non può non salire a Superga".

FUTURO - "Resto a Napoli solo se posso vincere e far divertire i tifosi". Queste le dichiarazioni rilasciate qualche tempo fa dal tecnico azzurro riguardo il suo futuro. Futuro che però, stando a quanto riportano i media inglesi, sembrerebbe essere sempre più in bilico. Se la vittoria contro la Juventus aveva fatto sperare tutta Napoli nella possibile conquista dello Scudetto, il brutto stop contro la Fiorentina ha ridimensionato gli animi. Adesso tutto è nuovamente in discussione e Sarri, corteggiatissimo dalla Premier e non solo, potrebbe decidere di sposare un nuovo progetto. Su di lui c'è forte l'interesse del Chelsea, ma il Napoli per il momento resta la priorità: è una questione di cuore.