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Toro sconfitto a San Siro, ma a testa alta e con una grande prova di carattere

MILAN, ITALY - JANUARY 28:  Zlatan Ibrahimovic (L) of AC Milan celebrates his goal with his team-mates Franck Kessie (C) and Rafael Leao (R) during the Coppa Italia Quarter Final match between AC Milan and Torino at San Siro on January 28, 2020 in Milan, Italy.  (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

L'Analisi di Gino Strippoli / I granata resistono al Milan per 105 minuti sfiorando la qualificazione poi il crollo in due minuti

Gino Strippoli

Il Toro esce dalla Coppa Italia a testa alta, nonostante i 4 gol presi, grazie ad una prova di carattere che lo ha tenuto in gioco per 105 minuti, con i granata che nel secondo tempo regolamentare hanno tenuto in scacco la squadra rossonera andando in vantaggio meritatamente e sfiorando la qualificazione annullata dal gol di Calhanoglu al 91' con un tiro potente dal limite. Una prestazione, quella di Belotti e compagni, importante, a cui non si può rimproverare nulla. Dopo la rete del vantaggio di Bremer, che ha doppiato il suo gol del pareggio, il Toro ha preso coraggio occupando meglio del suo avversario il campo sorprendendo il Milan e costringendolo ad abbassare il baricentro. Un Toro che stava comandando la partita.

Per dovere di cronaca nei primi 30 minuti del primo tempo era stato il Milan a far la partita, trovando il gol e sfiorando il raddoppio con Castillejo al 25' , con un tiro che ha visto protagonista Sirigu. Portiere che è ancora protagonista un minuto dopo deviando un tiro di Rebic. Poi ancora al 29' ancora il numero uno granata salvava la porta con un uscita di piede. Tanta sofferenza granata poi la buona ripartenza di Bremer con scambio con Verdi e il gol del pareggio. Qui la partita sembrava cambiare direzione in favore dei granata e il secondo tempo sembrava confermarlo con il gol di testa del centrale brasiliano su cross di Aina.

In quel momento i rossoneri confusionari sembrano in ginocchio, ma poi hanno iniziato ad attaccare in maniera forsennata fino a raggiungere il pareggio che galvanizza di colpo i rossoneri, che sfiorano in pieno recupero il gol vittoria con Ibrahimovic che manda di piatto alto. Arrivano quindi i supplementari e si erge protagonista Sirigu che salva più volte il Toro con interventi miracolosi degni del vero numero uno in Italia e tra i più forti in Europa. Il Toro non sta a guardare e con un instancabile Belotti impegna Donnarumma. Poi il crollo nel secondo tempo supplementare nel giro di due minuti con i gol di Calhanoglu e di Ibrahimovic. Si chiude così il sipario della Coppa Italia per il Toro ma a testa alta. Una partita giocata con impegno e grinta, ovvero ciò che vogliono vedere i tifosi granata. Si può anche perdere subendo 4 gol come in questo caso ma dopo una grande battaglia combattuta fino all'ultimo respiro.

Questa partita deve insegnare qualcosa a questo Toro, ovvero che l' impeto che si mette in campo spesso può portare a risultati e prestazioni importanti. È vero, il Toro ha perso la partita ma con onore delle armi. I granata sono stati tutti bravi ma certo è che Sirigu si è reso protagonista ancora una volta, tenendo con le sue parate i granata in competizione, idem si può dire per Belotti che si è battuto come un leone, bravi anche Bremer, scopertosi bomber, e Nkoulou che ha tenuto bene la linea difensiva, come Lukic che è stato intelligente nel mettersi sempre tatticamente nel posto giusto. Bravi tutti, insomma ma adesso c'è il campionato e il Lecce, squadra ostica che lotta per salvarsi e per certi versi la partita sarà più difficile di quella giocata ieri. Vedremo se la partita gagliarda giocata contro il Milan aumenterà l'autostima dei giocatori verso il campionato.