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Toro: Serve ordine

di Paolo Morelli

Oggi si torna agli scontri diretti in ambito salvezza, tra due squadre che mirano alla permanenza in serie A. Arriva il Cagliari fanalino di coda della classifica, una...

Redazione Toro News

di Paolo Morelli

Oggi si torna agli scontri diretti in ambito salvezza, tra due squadre che mirano alla permanenza in serie A. Arriva il Cagliari fanalino di coda della classifica, una classifica che però è ancora troppo corta per essere presa come metro di misura della forza di una squadra. Terminano due settimane di intenso lavoro (sia per l’una che per l’altra compagine) che oggi mostreranno i propri frutti davanti al pubblico dell’Olimpico.Per il Toro è il momento di dimostrare che la grinta non dura solo mezz’ora, cioè che la squadra è capace di mettere sotto gli avversari per imporre il proprio gioco per tutta la gara, o quasi. Vincere oggi significherebbe dare un’inversione di tendenza scacciando le nuvole grigie che si addensano sulla società. Il Cagliari sta peggio, e questo può essere pericoloso. La gara di oggi sa di “ultima spiaggia” per Allegri, che quindi – lui come il suo Cagliari – non ha nulla da perdere. Le squadre che non hanno nulla da perdere sono molto insidiose, ma possono essere battute con un po’ di raziocinio e tanta determinazione.Al Toro mancano Dzemaili e Pisano (oltre al già convalescente Malonga) mentre Säumel partirà, per la prima volta in questo campionato, dalla panchina. Torneranno in compenso Sereni, che terrà al sicuro la porta granata, e Pratali, che andrà a comporre con Natali la coppia difensiva titolare teorizzata durante la campagna acquisti. Sulla fascia destra, è quasi sicuro l’utilizzo contemporaneo di Colombo, Abate e Diana, con quest’ultimo che tornerebbe finalmente a scalpitare sulla mediana. Il Cagliari è invece praticamente al completo (mancano solo Pani e Canini, che non sono titolari), e i granata dovranno stare attenti agli inserimenti di Biondini e Fini così come alle geometrie di Conti e Cossu. È probabile che l’ex granata Acquafresca parta dalla panchina.Una sfida delicata ma con un avversario abbordabile, che però due settimane fa ha fermato il Milan in casa rischiando anche di vincere. Sarà una gara da affrontare con ordine e senza troppe ansie, consapevoli però che gli sprechi delle scorse sei gare non dovranno più ripetersi, anche a costo di sacrificare la bellezza del gioco (seppure di bel gioco se ne sia visto solo per trenta minuti a partita). L’ha detto anche Cairo in settimana: «Meno belli, più pragmatici».