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Toro, sorridi ma non esaltarti

Il giorno dopo la vittoria col Catania, ci sono diversi motivi per cui l'ambiente granata può tirare un sospiro di sollievo.

Gianluca Sartori

"Ieri doveva arrivare un solo risultato, la vittoria: ebbene, i ragazzi di Ventura questa volta hanno portato a termine la missione, conquistando tre punti importanti per il morale ma soprattutto per la classifica, in una partita da cui si possono ricavare notazioni positive sia per quanto riguarda il gruppo che per ciò che attiene allo stato di forma di alcuni singoli.

"SOSPIRO DI SOLLIEVO – I tre punti arrivati ieri portano maggiore tranquillità a tifosi e squadra, che ora potrà lavorare con calma e con fiducia per preparare la delicata partita di Genova della prossima settimana. Il Toro si attesta ora a 15 punti a più 5 punti dalla zona retrocessione, in linea con la tabella di marcia che impone di chiudere almeno a quota 20-22 punti il girone di andata, ed è più consapevole che una salvezza senza troppi patemi è un obiettivo alla portata di questo gruppo. È chiaro che in questo campionato ci sono sicuramente almeno 3-4 squadre inferiori ai granata, e il Catania senza dubbio è una di queste.

"SOLIDA PRESTAZIONE DEL GRUPPO C'è da dire però che che contro squadre dalla levatura simile, vedi Livorno e Cagliari, il Toro aveva evidenziato delle preoccupanti pecche, soprattutto dal punto di vista, per così dire, psicologico. Ieri invece, i granata hanno preso in mano il controllo della partita sin dai primi minuti per non perderlo più. Il Toro è sceso in campo finalmente con quello spirito determinato che i tifosi gli chiedevano, segnando quattro gol ( ma nessuno avrebbe avuto nulla da ridire se ce ne fossero stati un altro paio) e non si è mai avuta l'impressione di poter subire l'ennesima rimonta, grazie alla pronta reazione dopo il gol dell'argentino Leto. Una bella prestazione collettiva, finalmente, al cui interno spiccano i contributi apportati da Immobile, che ha dato continuità al suo bel filotto realizzativo, El Kaddouri, che sembra aver trovato la sua giusta collocazione in campo in questa sorta di 4-3-3 mascherato che gli permette di svariare su tutto il fronte offensivo, e Farnerud, il cui ritorno ha dato sostanza e peso specifico al centrocampo.

"A GENOVA OCCORRONO CONFERME – Non bisogna però cadere nell'errore di allentare la presa, perché una vittoria col Catania visto ieri non può bastare per dire che il Toro si è definitivamente messo alle spalle tutti i problemi. I ragazzi di De Canio sono stati pressoché nulli davanti e impresentabili dietro: i primi due gol, diciamolo, gli etnei se li sono praticamente fatti da soli dando il “la” alla vittoria granata. Ieri si è avuta la conferma che la truppa granata ha delle qualità e che i giocatori granata sono uniti e remano tutti dalla stessa parte, cose che già si sapevano. Ora occorre continuità di risultati e quindi attendiamo con impazienza la partita di sabato prossimo a Genova, che sarà un test, questo sì, davvero probante, per poter ottenere altre indicazioni positive dal gruppo di Ventura.