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Toro, un sistema senza uscita

Aprendo la posta, ho trovato una e-mail di alcuni sostenitori granata dell'Aquila. In buona sostanza, si chiedeva a Cairo di farsi da parte, preso...

Luca Sgarbi

"Aprendo la posta, ho trovato una e-mail di alcuni sostenitori granata dell'Aquila. In buona sostanza, si chiedeva a Cairo di farsi da parte, preso atto della mancanza di una progettualità complessiva.

Ecco, non credo sia giusto, non è una questione di progetto. Chiunque ha un progetto. Il punto sta sempre nel capire quale esso sia e nell'uscire dalla diatriba buono/cattivo su base contabile. Non sono cinque milioni in più o un ottimo esterno che modificano la valutazione: è l'insieme delle tendenze che produce la visione finale. La mission, per dirla coi dragoni del new marketing.

Le proto-idee basate sulla collezione di figurine prestigiose o sull'acquisto a richiesta per calmare la piazza (e pure l'allenatore) hanno prodotto due classici: il cimitero degli elefanti e il mercato privo di timing, per stare all'attualità. Alcuni arricciano il naso, ringraziando il presidente magnate che tiene vivo il sogno, a suon di assegni: un dottor Frankenstein ostaggio della sua creazione. Altri sono già al disinnamoramento o, persino, all'astio. Ma non è interessante sapere se siano di più i pro o i contro. Non sono elezioni, non è una conta e nemmeno un'occasione di maleducazione e divisione. Risulta, invece, strategico valutare come una visione miope (non solo granata, ma di sistema) produca un calcio perdente.

(foto Dreosti)