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Toro: verticalizzazioni, corsa e contropiedi per mettere in difficoltà la Samp

I temi tattici / I blucerchiati possono contare su una difesa molto forte fisicamente: saranno fondamentali i movimenti senza palla degli attaccanti granata

Nicolò Muggianu

Verticalizzazioni improvvise, corsa e contropiedi: questa la ricetta che il Torino dovrà "brevettare" per mettere in difficoltà la Sampdoria nel prossimo match di Serie A. La squadra allenata da Giampaolo infatti, ha dimostrato - nella seconda metà di campionato - di aver compiuto enormi passi in avanti dal punto di vista dell'organizzazione e della concentrazione nell'esecuzione di una buona fase difensiva. Se a inizio campionato i doriani sembravano essere una squadra talentuosa, spettacolare ma disorganizzata, ora il tecnico ex-Empoli sembra essere riuscito a mettere tutti i tasselli al loro posto massimizzando il risultato. La zona rossa e ormai lontana e il nono posto è diventato un obbiettivo tangibile per i genovesi che lotteranno da qui alla fine del torneo proprio con i granata per accaparrarsi il miglior posizionamento raggiungibile.

Se le partite in trasferta possono poi rappresentare un problema per la maggior parte delle squadre, lo stesso non si può dire della compagine del patron Ferrero che negli ultimi mesi ha espugnato per ben due volte consecutive San Siro: prima contro il Milan il 5 febbraio e poi contro l'Inter lo scorso 3 aprile. I blucerchiati inoltre, hanno spesso offerto prestazioni di alto livello contro squadre più avanti in classifica, a testimonianza del loro spiccato carattere e temperamento. La peculiarità più interessante che la Sampdoria ha mostrato nell'ultimo periodo, è proprio quella di prediligere le partite in cui sono gli avversari a portare il pallone e tenere in mano il pallino del gioco, riuscendo poi a offendere in contropiede in maniera cinica e precisa. I genovesi infatti, fanno molta più fatica quando sono loro a dover impostare la manovra dalle retrovie; sintomo di una squadra molto combattiva e agguerrita che manca però in quanto a costruzione di gioco. Il giocatore simbolo della mentalità della squadra è Torreira: vero e proprio fulcro della squadra che come una "lavatrice" arriva per primo sui palloni più sporchi tramutandoli in cioccolatini per i compagni, trasformando immediatamente l'azione in offensiva.

Per il Torino dunque - che tra le mura amiche è abituato a condurre i giochi - sarà fondamentale sbloccare subito il match per provare a stanare la Sampdoria là dove è meno preparata. La squadra di Giampaolo non va infatti affrontata dal lato fisico o atletico ma da quello tecnico. Da questo punto di vista i granata potrebbero partire avvantaggiati: Boyè, Ljajic, Iago Falque e Belotti hanno infatti doti evidenti e invidiabili e potrebbero con i loro movimenti senza palla stanare i colossi blucerchiati Silvestre e Skriniar - tanto bravi in fase di anticipo, quanto in diffcoltà in ripiegamento immediato. Un ruolo fondamentale potrebbe ricoprirlo proprio Ljajic che - muovendosi tra le linee - dovrà far mancare i punti di riferimento alla mediana avversaria cogliendola così impreparata. Quella di sabato sarà dunque una partita alla pari che si giocherà su un sottile equilibrio e potrebbero essere i colpi di talento dei singoli a far la differenza.