Toro, Vives: un regista degno di Oscar

"Un annata stupenda, questa, per il centrocampista centrale granata Giuseppe Vives. Per lui, in questo campionato, 2862 minuti giocati per un totale di 32 presenze e 1 gol.

"LA GRANDE BELLEZZA - Il 20 maggio del 2012, in un Olimpico da tutto esaurito, si giocava la partita contro il Modena che avrebbe certificato la promozione nella massima serie per i ragazzi di Ventura. Sul punteggio di 1 a 0 in favore del Toro, all'83' Giuseppe Vives mette in mezzo all'area avversaria un delizioso assist che De Feudis finalizza in rete. 2 a 0, vince il Toro e i granata sono ufficialmente in Serie A. In quel momento, in quel bellissimo 83', Vives firmava ciò per cui sarebbe stato acclamato da tutta la piazza granata durante le due stagioni successive: creare gioco e dispensare assist. In questo campionato il regista granata ha ispirato la stragrande maggioranza delle azioni del Toro concluse in gol, ha plasmato occasioni d'oro quando la palla sembrava persa, ha rivitalizzato la trequarti granata con pennellate degne del miglior playmaker e, infine, è entrato nel cuore di tutti i tifosi granata. La sua giocata migliore? Sicuramente l'assist per Immobile in occasione di Roma-Torino (2-1).

"LO STESSO BELLISSIMO COPIONE - Il compito di Vives, in fase difensiva, è quello di innescare le pericolose diagonali tracciate da Cerci e Immobile verso l'area di rigore avversaria. Compito non da poco in un campionato come quello italiano che fa della difesa il suo punto forte. In fase di possesso palla, il numero 20 granata fa - per usare un'espressione del vocabolario venturiano - "frullare" la palla in attesa del movimento giusto degli attaccanti. Durante la fase offensiva, il regista del Toro, supportato da El Kaddouri e Kurtic, punta la profondità della metà campo avversaria avanzando palla al piede e ottimizzando gli spunti di Alessio Cerci e Ciro Immobile nell'area.

"Di certo, tutti i tifosi si aspettano dal regista granata un'altra stagione a questi livelli.