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Quale futuro per Zaza al Torino? Da Mazzarri un segnale evidentissimo

Focus on / L’esclusione dell’attaccante con il Genoa, un messaggio chiaro del tecnico toscano

Andrea Calderoni

Marassi spacca in due il rapporto tra il Torino e Simone Zaza. Si dovrà ragionare su un prima e un dopo la sfida con il Genoa. La decisione di Walter Mazzarri di non inserirlo nemmeno a partita in corso pur nonostante l'assenza di Andrea Belotti ha parecchi significati. Il più emblematico si può sintetizzare con la parola "spaccatura" tra l’allenatore e l’attaccante. Non soltanto, infatti, Mazzarri non ha scelto Zaza dal 1’, preferendo un modulo inedito senza una vera e propria punta, ma ha anche pescato dalla panchina un Simone diverso da lui, ovvero Edera (poi espulso). Due indizi forti fanno una prova incontrovertibile: in settimana o addirittura ieri al “Ferraris” qualcosa tra Mazzarri e Zaza è successo.

DICHIARAZIONI CHIARE - Il messaggio lanciato da Mazzarri in conferenza stampa circa l’esclusione per l’intero arco della gara di Zaza. “Visto il momento della squadra ho fatto questa scelta. Non siamo partiti come l’anno scorso, quando si fece molto meglio. In questi casi l’allenatore deve fare delle scelte forti, chi si allena meglio e chi è più utile alla squadra gioca. Bisogna ritornare a essere umili, queste sono le fondamenta per mettere in difficoltà tutti”. Parole che sicuramente saranno risuonate nelle orecchie di Zaza. Dichiarazioni che, comunque, sono un passaggio della palla allo stesso attaccante: ora starà a lui decidere se reagire nel modo giusto. Solo così potrà ritrovare un posto nelle idee di Mazzarri e garantirsi un posto da gennaio in poi sotto la Mole.

FUTURO - Sicuramente ad oggi il futuro di Zaza al Torino è un enorme punto interrogativo. Come detto, toccherà a lui dimostrare di volere qualcosa di diverso, ma bisognerà capire se vorrà farlo e se sarà capace psicologicamente di reagire. L’inizio di stagione, va detto, appariva incoraggiante. Le prestazioni nelle qualificazioni di Europa League erano state promettenti, sicuramente per le giocate e i gol, ma soprattutto per l’atteggiamento. Poi, dopo la prima giornata di campionato i primi problemi fisici: ginocchio a settembre, affaticamento muscolare ad ottobre e distorsione alla caviglia a novembre. Oltre a questo, alcune prestazioni scialbe, l'ultima contro l'Inter. Con il Genoa la prima partita non disputata da disponibile con la gravante dell’assenza di Belotti. Le motivazioni sono state spiegate, le prossime settimane saranno decisive e definiranno come e dove proseguirà la stagione il classe 1991 di Policoro.