Toro,occasione da non perdere

di Valentino Della Casa - Ora più che mai per il Torino è arrivato il momento di vincere. Di non tradire. Cinque partite sono state giocate da quando Lerda è tornato a sedersi sulla panchina granata, trasformando la squadra. Sì, perché anche con Modena e Reggina, nonostante alcuni fantasmi del passato fossero apparsi (Toro pasticcione e poco concreto), la squadra ha comunque dimostrato di essere più forte mentalmente, di credere in se stessa e di rimontare allo svantaggio.Cinque partite sono state giocate, e cinque ne mancano, di cui solo due, apparentemente, possono sembrare più abbordabili. Le partite in casa contro Piacenza e Triestina non devono essere fallite per una squadra che vuole definitivamente cambiare mentalità, anche perché dietro le altre non restano certo a guardare. Il Livorno ieri ha vinto di rimonta con l’Atalanta, e insieme Vicenza e Padova (oggi impegnata nel big match con il Varese, per chi si deve tifare?), ma anche la Reggina poco più avanti dei granata, accarezzano il sogno play off e lo smacco che potrebbero fare ad una “grande” come il Toro.E oggi arriva il Piacenza. Una squadra tignosa, che si chiuderà e lascerà pochi spazi alla manovra della squadra di Lerda. E poi avrà in più un bomber, Cacia, che sfiderà quello granata, Bianchi: una duello da 34 goal in due. Torino-Piacenza potrebbe avere l’agonismo (viste le necessità di entrmabe le squadre) di una partita da corsa-scudetto, sarà compito del Torino smentire questo, e vincere con la classe e la qualità che lo rendono superiori a molte squadre, anche a quelle che in classifica sono in posizione migliore.Nella bolgia dell’Olimpico (non sarà pieno come contro la Reggina, ma neanche desolatamente vuoto) si dovrà continuare il miracolo. E la risalita. Siamo pronti?

(Foto: M. Dreosti)