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ToroPreview, la griglia di partenza della Serie A: ecco dove collochiamo i granata

#ToroPreview / Confrontiamo i granata con le rivali alla griglia di partenza del campionato, dopo la chiusura del calciomercato

Redazione Toro News

"I pronostici, si sa, sono fatti per essere smentiti, ma noi ci siamo divertiti – in questo primo appuntamento stagionale con #ToroPreview, ad immaginare, in un’ipotetica griglia di partenza, quale possa essere la posizione del Torino, a poche ore dalla definitiva chiusura del calciomercato italiano.

"Ecco come i nostri giornalisti vedono oggi la formazione di Walter Mazzarri rispetto alle dirette rivali di campionato.

"Diego Fornero

"Posizione in griglia: 8°

"Inutile negarlo, il colpo del mercato granata si chiama Simone Zaza. Se a 24 ore dalla chiusura delle trattative, il Toro si trovava di fatto con il solo Niang come alternativa o spalla credibile a Belotti, ora la situazione è decisamente cambiata. Non che Soriano non fosse un bel rinforzo, ma si sa che sono gli attaccanti spesso a smuovere gli equilibri, ed era difficile immaginare un profilo migliore dell’ex Valencia, al netto delle possibilità realistiche dei granata. Certo, esiste ancora la possibilità – non del tutto da escludere – di qualche uscita verso quei mercati ancora aperti per un pezzo pregiato come lo stesso Niang, oppure come Ljajic, oppure ancora come Rincón, ma ad oggi la squadre che si ritrova ad affrontare la Roma presenta comunque una rosa credibile. Difficile, comunque, volare troppo con la fantasia: confrontando gli organici, alle spalle delle irraggiungibili Juve, Napoli, Inter e Roma, ora c’è un Milan che ha decisamente un altro peso rispetto alle passate stagioni, seguito a stretto giro da Lazio e da Fiorentina, con i viola che forse rappresentano il vero e proprio spartiacque per l’Europa. È la squadra di Pioli, che si è rinforzata con pezzi pregiati come Gerson e Pjaca, il vero e proprio metro di paragone, la “designata” per quel settimo posto che – qualora a vincere la Coppa Italia sia una squadra già in Champions (non c’è bisogno di specificare chi sia la favorita numero uno) – garantirà l’accesso ai preliminari. Di conseguenza, considerando gli organici delle squadre già elencate come nettamente superiori, come si suol dire, la corsa si farà sulla Fiorentina, guardandosi le spalle da un’Atalanta che, nonostante le lamentele di Gasperini, si presenta come decisamente agguerrita (oltre che ben oliata) e da una Sampdoria che non si può sottovalutare. Con un po’ di ottimismo e fiducia, insomma, difficile immaginare un Toro che parte da qualcosa di più dell’ottavo posto: sarà il rettangolo verde a dire se avremo ragione.

"Silvio Luciani

"Posizione in griglia: 7º

"Per tutto il girone di ritorno abbiamo ripetuto quanto, nonostante una squadra non costruita secondo i suoi dettami, Walter Mazzarri stesse incidendo sul Torino. Per questo, a prescindere dai colpi ad effetto delle ultime 48 ore e dalle conferme fondamentali, la sicurezza più grande dei granata è il suo allenatore. WM ha potuto programmare la stagione e può contare su 7 innesti di tutto rispetto oltre alle solite certezze e ad un Belotti ritrovato. Mazzarri ha un vantaggio sulle dirette concorrenti. L'Atalanta ha perso giocatori fondamentali come Cristante, Caldara, Spinazzola, la Fiorentina ha perso una certezza come Badelj e la Sampdoria giocatori del livello di Torreira, Alvarez, Zapata e Strinic. Pur avendoli rimpiazzati con giocatori di tutto rispetto, queste squadre dovranno ripartire da una base tutta da verificare e hanno molte meno certezze rispetto ai granata. Oltre ad essere leggermente superiore come profondità e qualità della rosa, Mazzarri può contare su una struttura solida e su un gruppo compatto e confermato in blocco. Per questo, sulla carta il Torino parte solamente dietro a Juve, Napoli, Inter, Roma, Milan e Lazio. Lo testimoniano anche i numeri del mercato: escludendo gli eventuali riscatti di Zaza e Soriano, il Toro è la sesta squadra ad aver speso di più. Se guardiamo il saldo negativo tra entrate ed uscite il Torino è addirittura terzo dietro a Juve e Milan (a causa delle cessioni quasi nulle). Insomma il Toro partiva da ottime fondamenta e in più ha recitato un ruolo da protagonista nel mercato nostrano; se venissero confermate le attese i granata dovranno obbligatoriamente provare ad andare in Europa League. La concorrenza è agguerrita e subito dietro ci sono Fiorentina, Atalanta e Sampdoria, ma mai come quest'anno può essere l'anno del Torino.

"Nikhil Jha

"Posizione in griglia: 8°

"Le ultime 24 ore di mercato hanno completamente riscritto il giudizio sull'operato granata. Cairo e Petrachi hanno messo a punto un'intera colonna vertebrale - Djidji, Soriano, Zaza - in poche ore, danno tutto un altro respiro ad una situazione sin lì non più che intrigante. Ora, invece, il Toro ha delle certezze, al netto di qualche operazione in uscita da effettuare verso l'estero. Lo scippo di Zaza alla Sampdoria potrebbe aver cambiato gli equilibri nella lotta all'Europa, con la coppia Quagliarella-Defrel che non sembra poter competere, sulla carta, con quella granata formata da Belotti e dall'ex Valencia. La Fiorentina ha scommesse in giocatori-chiave: Pjaca è un'incognita per quanto riguarda la tenuta fisica, Gerson per quanto riguarda la continuità. Dovessero non incidere, la squadra di Pioli potrebbe non avere profondità. L'Atalanta, come sottolineato da Diego, è oliata ma ha perso Petagna, fondamentale nel gioco di Gasperini, che dovrà sapersi reinventare - e non ho grossi dubbi che potrà riuscirci. Dietro le magnifiche sei (ma la Lazio potrebbe calare rispetto all'anno scorso), sono in quattro per un posto. Vedo il Toro davanti a Samp e Fiorentina, con l'Atalanta un pelo avanti per l'abitudine del gruppo a giocarsi questo tipo di traguardi. Ma non bisognerà sbagliare nulla.