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ToroPreview, verso Torino-Cagliari: “Come gestire il dualismo Belotti-Sanabria?”

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Ogni settimana alcune domande sul prossimo match a tre dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sul momento del Toro

Redazione Toro News

Quattro domande, tre pareri in merito. Le nostre opinioni, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Silvio Luciani, Cecilia Mercatore e Federico De Milano.

Il Toro torna in campo dopo una prestazione convincente nel derby: c’è il rischio che tra i granata pesi l’assenza di stimoli di classifica?

Luciani – Non vedo rischi di questo genere. Da un lato ci sono altri 33 punti a disposizione che possono dare un senso diverso alla stagione, dall'altro la prestazione convincente nel derby ha dato le risposte che servivano. Dopo le due sconfitte contro Udinese e Venezia serviva la reazione e reazione è stata: sintomo di un gruppo che ha voglia di stupire e di regalarsi un bel finale di campionato.

Mercatore - Non credo che i giocatori possano in qualche modo essere condizionati da un fattore simile, soprattutto con un allenatore come Ivan Juric in panchina che li osserva e li guida. Sono ancora diverse le partite da giocare da qui a fine campionato, la formazione granata continuerà nel miglior modo possibile.

De Milano - Non credo che un allenatore come Juric possa permettere ai suoi giocatori di concludere il campionato senza stimoli. Lui chiede sempre il massimo ai suoi ed è molto bravo a tenere sempre tutti quanti sull'attenti. Infine ci sono molti calciatori che non sono certi del loro futuro a causa di riscatti in bilico o contratti in scadenza e dunque sarà utile per tutti terminare la stagione al meglio.

A centrocampo manca Mandragora: su chi puntereste al suo posto, considerando che Pobega potrebbe giocare sia in mediana che sulla trequarti?

Luciani – Sarei curioso di vedere Ricci a centrocampo con Pobega sulla trequarti, perché con l'assenza di Praet penso che debba essere questa la strada seguita da Juric. Allo stesso tempo mi rendo conto che, viste le mosse delle ultime settimane, Pobega sulla linea mediana è sicuramente la scelta più logica: più volte il tecnico ha spiegato la necessità di far adattare Ricci al proprio modo di giocare.

Mercatore - Punterei su Ricci, con Pobega sulla trequarti, come visto nel derby data l'assenza di Praet. Ormai l'ex Empoli si sta allenando con la squadra da parecchio tempo e, dall'inizio o meno, sarei curiosa di vederlo in campo. Ciononostante la scelta più logica sarebbe quella di far tornare momentaneamente Pobega in mediana vista l'assenza di Mandragora contro il Cagliari per squalifica.

De Milano - Personalmente mi piacerebbe vedere in campo dal primo minuto uno dei nuovi acquisti di gennaio: Ricci o Seck. In base a chi dei due viene reputato più pronto, Pobega andrebbe a posizionarsi nel ruolo rimasto vuoto. Se non altro questa situazione di classifica abbastanza tranquilla potrebbe consentire a Juric di dare più spazio a questi ragazzi nuovi che devono ancora trovare i loro primi minuti in granata.

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Mazzarri torna per la prima volta da avversario a Torino e lo fa con un Cagliari che ha sempre più l’anima del suo allenatore: quali saranno le principali insidie per i granata?

Luciani – Mazzarri sta facendo un grandissimo lavoro: non era affatto semplice restituire le certezze che al Cagliari mancavano da un paio d'anni, a maggior ragione dopo un avvio di campionato disastroso e senza poter operare da subito sul mercato. Ora i sardi sono tutta un'altra squadra, anche nell'atteggiamento: combattiva, compatta, subisce poco e - nonostante i pochi gol realizzati - produce molto. Il Toro dovrà saper gestire le fasi della partita e dovrà dimostrare di poter prevalere anche contro squadre che accettano di giocare i duelli individuali.

Mercatore - Il Cagliari sembra un'altra squadra. Con le prestazioni di inizio campionato era quasi impossibile non darla per spacciata, adesso, invece, le cose sembrano essere cambiate. In primis l'atteggiamento della squadra è cambiato: nelle ultime partite soprattutto si è visto il carattere della squadra e la voglia di ottenere la salvezza, quella che a inizio campionato sembrava essere solo un lontano obiettivo. Il Toro dovrà dimostrare di saper tener testa a una squadra che punta solo ed esclusivamente alla vittoria per centrare la salvezza a fine campionato, o magari anche un po' prima.

De Milano - Il Cagliari è una squadra in piena lotta salvezza, un po' come il Toro nelle scorse due stagioni. L'insidia principale può essere rappresentata dalle grandi motivazioni e dalla necessità di far punti che certamente sarà maggiore nei sardi rispetto ai giocatori del Toro. Mazzarri poi sa sempre preparare bene le partite e ci terrà a fare bene contro il suo vecchio pubblico.

Con un Belotti ritrovato, come gestireste il dualismo con Sanabria?

Luciani – Con il Gallo in queste condizioni Juric non ha scelta. Sanabria rende meglio dal primo minuto, perché quando subentra dà l'impressione di far fatica ad entrare nel gioco, ma può comunque dare un contributo fondamentale a gara in corso. Per me Belotti, quando c'è, deve essere il titolare del Toro.

Mercatore - Entrambi possono spingere sempre di più durante la settimana per ottenere la maglia da titolare, quindi sotto questo aspetto può essere un dualismo che può fare bene al Toro. Ovviamente Belotti quando è in queste condizioni (come visto nel derby) può fare solo bene alla squadra e sarà difficile per Juric farne a meno. Allo stesso tempo, però, Sanabria ha dimostrato di saper fare bene più dal 1' di gioco che da subentrato; un'alternativa potrebbe dunque essere quella di scegliere il titolare in base alle partite e all'avversario che si ha davanti.

De Milano - Sarà un dualismo che potrà far bene al Torino. Avere due attaccanti potenzialmente entrambi titolari ogni domenica può spingerli a dare più del 100% in allenamento per mettersi in mostra. Ovviamente quando Belotti recupererà la miglior condizione potrebbe partire favorito rispetto a Sanabria ma comunque il paraguaiano ha dimostrato di avere delle ottime doti seppur diverse dal Gallo. Per questa ragione Juric potrebbe decidere di schierare uno dei due anche in base alle caratteristiche dell'avversario.

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