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ToroPreview, verso Torino-Inter: “Cosa serve ai granata per vincere?”

Istruzioni per l’uso / Ogni settimana alcune domande sul prossimo match a tre dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sul momento del Toro

Redazione Toro News

Quattro domande, tre pareri in merito. I nostri pareri, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Andrea Calderoni, Andrea Marchello e Roberto Ugliono.

Torino e Inter si riaffacciano al campionato dopo una pausa per le Nazionali che ha interrotto un buon momento per entrambe le squadre. Che partita vi aspettate?

Calderoni - Molto combattuta su un campo probabilmente pesante. Mi aspetto un Toro guardingo che proverà a non concedere spazi all'Inter. Penso che i granata proveranno a ripetere la prestazione del derby contro la Juventus. Fondamentali saranno le ripartenze per il Toro. Occhio alle palle da fermo: avranno un ruolo ancor più delicato rispetto alle altre partite. L'Inter è la squadra che crossa di più e che batte più corner del campionato.

Marchello - Mi aspetto un Toro offensivo ed una Inter attendista, pronta a colpire in caso i granata dovessero mostrare qualche vulnerabilità. I nerazzurri non hanno tutte queste energie da sprecare in gare con pressing costante, quindi dovranno centellinare le forze; il Toro, viceversa, deve dimostrare che ha ancora molto da dire, sopratutto contro le big. In ogni caso, sarà una gara esaltante.

Ugliono - Da quando è iniziata la stagione ho sempre avuto l'idea che l'Inter sia la squadra più complicata da affrontare per il Torino. I nerazzurri sono gli unici che sono senza ombra di dubbio più fisici dei granata e sovrastano i ragazzi di Mazzarri. Questa è una partita in cui giocatori come Meité e Rincon possono esaltarsi, perché il piano della fisicità sarà fondamentale.

I precedenti all'Olimpico dicono che l'Inter non vince in casa del Torino dal 2015. Sulla panchina dei nerazzurri però c'è il tabù-Conte, imbattuto da allenatore contro i granata. Cosa servirà a Belotti e compagni per portare a casa la partita? 

Calderoni - A parte la cattiveria agonistica (quella ad alti livelli non deve mai mancare e poi in sfide come quella odierna è difficile che venga meno), organizzazione e attenzione al minimo dettaglio. Non sarà affatto semplice sfidare l'Inter di Conte. Ogni minima distrazione potrebbe costare cara. Mi auguro di vedere un Torino finalmente in grado di produrre, seppur magari di rimessa, qualche palla gol.

Marchello - La determinazione per lasciarsi definitivamente alle spalle un avvio di stagione decisamente al di sotto delle aspettative. I granata inoltre, per battere i nerazzurri di Conte, dovranno garantire intensità a centrocampo per mettere in difficoltà l'Inter, che a livello di prestazioni sta ultimamente arrancando (malgrado poi, al fischio finale, sia capace di guadagnare spesso i 3 punti), gravata dalla Champions League e da un ritmo obbligato in campionato volto a tenere il passo della Juventus.

Ugliono - Servirà dare continuità alla prestazione del derby (contro il Brescia il compito è stato facilitato dalla superiorità numerica). Serve quel carattere e quella grinta ammirati contro la Juventus, oltre a tanta attenzione in difesa. L'Inter è una squadra completa in ogni reparto, forse solamente sugli esterni sembrano non essere attrezzatissimi, motivo per cui i granata devono puntare molto sui duelli sugli esterni.

Tanti i problemi per il Torino in queste due settimane di stop che, oltre ai lungodegenti Falque e Bonifazi, ha perso per infortunio anche Lyanco e Laxalt. Come li sostituireste?

Calderoni - Purtroppo un Falque in forma non si sostituisce con nessuno. Però, il Toro sta facendo a meno dello spagnolo da inizio anno. Peccato per Laxalt perchè stava iniziando ad ingranare: sulla sinistra, comunque, le alternative ci sono. Lyanco mi dà più certezze di Bremer e quindi è grave averlo perso nuovamente. Spero sinceramente che Bonifazi rientri il prima possibile. Si merita delle chance da titolare in questo Toro.

Marchello - Non vedo l'ora torni Bonifazi, che apprezzo molto. Fino ad allora, in difesa metterei Djidji, ma ovviamente Mazzarri sa volta per volta chi sta rendendo meglio. Al posto di Laxalt, fossi nel tecnico granata, probabilmente sceglierei Aina, che a mio avviso sta garantendo migliori prestazioni, oltre ad avere più freschezza rispetto agli altri papabili sostituti.

Ugliono - Bremer o Djidji sono ottime alternative in difesa, deve decidere Mazzarri con il suo staff. Per me sarebbe da riproporre il terzetto Izzo-Nkoulou-Djidji visto che insieme hanno fatto grandi cose. Al posto di Laxalt inserirei De Silvestri, che non ha avuto la Nazionale e quindi potrebbe essere più fresco rispetto a Ola Aina. In più, se si considerà la fisicità dell'Inter, avere De Silvestri in campo può essere d'aiuto sulle situazioni di palla inattiva.

Al fianco di Belotti ci sarà probabilmente Berenguer, confermato dopo i due gol al Brescia. Giusto dare fiducia allo spagnolo?

Calderoni - Francamente è giusto, ma Berenguer renderà nello stesso modo anche dal 1'? Il quesito è aperto. Il giocatore è valido, ma non è ancora letteralmente esploso. Speriamo che Brescia abbia dato la definitiva scossa. Ribaltando il discorso, magari un Simone Verdi pescato dalla panchina a partita in corso potrebbe fare meglio rispetto alle ultime apparizioni. Spero sinceramente che Belotti non sia troppo isolato e non debba sfidare da solo una delle difese più solide d'Europa.

Marchello - Visto quanto dimostrato finora, direi di sì. Berenguer al momento sembra proprio la spalla più adeguata per il Gallo a differenza di Verdi, che non sta disputando il campionato che ci si aspettava da lui. Certo, l'Inter non è il Brescia, ma l'impressione è che lo spagnolo possa essere in grado di far bella figura a sostegno di Belotti anche in una gara difficile.

Ugliono - Berenguer dà l'impressione di essere una carta da giocarsi a partita in corso. Ha sempre fatto vedere il meglio da subentrante, probabilmente perché, essendo più lucido e più fresco degli avversari, può sfruttare meglio la sua velocità. Inoltre, per quanto non stia impressionando, non lascerei mai in panchina uno come Verdi. L'ex Napoli appena ritroverà smalto e fiducia, diventerà un'arma in più. Poi è uno che in passato ha sempre fatto bene su punizione e contro l'Inter i piazzati saranno soluzioni da non sprecare.