Quattro domande, tre pareri in merito. I nostri pareri, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Luca Bonello, Roberto Ugliono e Alberto Giulini.
Prepartita
ToroPreview, verso Torino-Napoli: “Granata costretti a far punti oggi?”
Ogni settimana alcune domande sul prossimo match a tre dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sul momento del Toro
Il Torino ospita il Napoli in un match che sarà cruciale dal punto di vista della classifica per entrambe le squadre (granata in ottica salvezza, azzurri in chiave Champions). Che partita vi aspettate?
Bonello - Mi aspetto una partita di contenimento del Torino. Il Napoli in questo momento del campionato è in fiducia ed entra in campo consapevole delle proprie forze e con la voglia di fare la partita. Per questo credo che i partenopei avranno in mano il palino del gioco e cercheranno di sfruttare le loro qualità per andare in rete il prima possibile. Il Toro dal canto suo invece, terrà sicuramente un atteggiamento difensivo e cercherà quando possibile una ripartenza o qualche errore avversario per far male.
Ugliono - Partirei dalle parole di Davide Nicola, che ha già detto di voler giocare a viso aperto. Questa è la mia speranza, perché il suo Torino - quando non si abbassa - sa essere veramente pericoloso. L'ha dimostrato sia con la Juventus che con la Roma. Quando i granata si sono abbassati, spesso hanno subito gol, mentre quando giocano con coraggio ne hanno segnati. Mi aspetto quindi una partita in cui l'intensità e la voglia di fare punti prevarrà sulla paura.
Giulini - Una partita vera, perché si affrontano due squadre che hanno ancora stimoli e obiettivi in campionato. Mi aspetto due squadre con il coltello tra i denti, consapevoli di giocarsi una fetta importante di futuro, anche se in questo momento ha più pressioni il Napoli. I granata continuano a dipendere esclusivamente da se stessi, mentre i partenopei dovranno approfittare dei passi falsi delle concorrenti per centrare i primi quattro posti. La squadra che questa sera non può sbagliare è quindi il Napoli che potrebbe quantomeno agganciare la Juve. Per il Toro ogni eventuale punto conquistato oggi varrebbe oro, ma le giornate decisive saranno soprattutto le prossime due.
L'ultimo week end ha regalato al Torino risultati tutt'altro che benevoli, con il Cagliari che nel posticipo di ieri sera ha battuto la Roma in casa per 3-2. Secondo voi i granata giocheranno con più pressione? E soprattutto, vista la situazione in classifica, sono costretti a fare punti oggi?
Bonello - Quando si è in lotta per un obiettivo, qualsiasi esso sia, è sempre necessario fare punti, a prescindere da quale sia l'avversario. Che si parli di Napoli, Juventus, Benevento o Crotone non importa, il Toro deve sempre entrare in campo con la voglia di lottare e portare a casa qualcosa, a maggior ragione se si rischia la retrocessione. E poi, ogni punto è sempre buono.
Ugliono - Penso che il Torino sia obbligato a prescindere a fare punti senza dover guardare chi abbia davanti. La vittoria del Cagliari senza ombra di dubbio rende ancora più importante non perdere. Anche solo un punto potrebbe essere importante, perché in questo finale di stagione i granata avranno anche partite più abbordabili e ogni punto conquistato contro le big sarà un tassello importante in ottica salvezza.
Giulini - Il risultato del Cagliari ha ravvivato un po’ la corsa, ma il destino del Toro continua ad essere nelle mani del Toro (che in questo momento ha addirittura due partite in meno). Fare punti oggi sarebbe un segnale importante, ma saranno decisive le prossime due giornate: i granata avranno un calendario agevole (Parma e Verona senza obiettivi devono essere sei punti), Benevento e Cagliari ospiteranno rispettivamente Milan e Napoli prima di affrontarsi tra di loro. E poi credo che dalla partita con la Lazio possa arrivare almeno un punto. Ma la cosa più importante è che il Toro è vivo e convince sul piano del gioco, al contrario di un Benevento in caduta libera e con una paura incredibile addosso.
Pensate che anche oggi si vedrà lo stesso Torino coraggioso e arrembante dell'ultimo mese oppure, vista la pericolosità dell'avversario, Nicola opterà per una formazione più accorta?
Bonello - I giocatori saranno gli stessi visti nelle ultime partite, ma l'atteggiamento sarà più contenitivo. Con squadre come il Napoli non puoi pensare di sbilanciarti troppo, la maggiore qualità dell'avversario verrebbe fuori e usciresti con le ossa rotte. Per questo credo che Nicola adotterà una strategia simile a quella vista nel derby. Punterà molto sulla fase difensiva, ma senza rinunciare a ripartire e a sfruttare momenti di difficoltà dei ragazzi di Gattuso.
Ugliono - Spero vivamente di no. Il Napoli attacca bene e difende bene, ma se i granata si dovessero schiacciare troppo rischierebbero. Penso che Verdi sia fondamentale in questo momento e non ci rinuncerei. Parlo di lui perché è la pedina che rende più offensivo lo scacchiere granata. Spero di vedere un Torino arrembante, che non abbia paura e che giochi a viso aperto. In questo modo divertirebbe e potrebbe ottenere qualcosa. In questo momento nel calcio vincono le squadre che mettono in campo grande aggressività e i granata stanno iniziando a metterla sempre più in campo.
Giulini - Credo che vedremo un Toro più accorto non tanto nella formazione di partenza, quanto nell’attenzione a non concedere nulla ai quattro attaccanti del Napoli. Ma non penso che Nicola rinuncerà alla squadra che ha convinto nelle ultime uscite, perché gli uomini di Gattuso davanti sono una macchina da gol, ma dietro concedono più di qualcosa (i tre gol del Crotone ne sono un esempio). Sarà però importante non esporsi a troppe ripartenze pericolose come avvenuto contro Roma e Bologna, perché davanti il Napoli non perdona.
La lotta salvezza a questo punto è apertissima: quanti punti, secondo voi, dovrà fare il Torino da qui alla fine della stagione per riuscire a salvarsi?
Bonello - Con 38/39 punti sei salvo. La vera avversaria di questo finale di stagione è il Benevento che, dato il calendario, non penso riuscirà ad arrivare a quella quota. Ma esclusi gli stregoni, Spezia e Cagliari, le altre due concorrenti alla salvezza, non hanno molte partite facili da qui alla fine e credo proprio che almeno una delle due non raggiungerà quota 38. Quindi, 2 vittorie e un pareggio e si è tranquilli.
Ugliono - Secondo me la quota salvezza sarà intorno ai 36/37 punti. Quindi penso che con due vittorie i granata potrebbero garantirsi la salvezza. Ogni settimana i successi del Cagliari stanno alzando l'asticella però. Ora la corsa forse si dovrà fare sul Benevento, ma è difficile prevedere il cammino delle squadre in lotta per la salvezza, sono totalmente imprevedibili.
Giulini - La classifica non è bella in questo momento (con due partite in meno), ma credo che il Toro dovrebbe suicidarsi per retrocedere. La matematica ad oggi dice che mancherebbero quindici punti per la certezza, ma le altre non le vinceranno tutte. Anzi, vedendo il calendario e lo stato di forma soprattutto del Benevento direi che sei potrebbero essere più che sufficienti per salvarsi. Poi ovviamente può succedere di tutto e i granata devono ancora recuperare due gare, ma le prossime due giornate sono un’occasione d’oro per chiudere virtualmente i conti.
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