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ToroPreview, verso Torino-Sampdoria: “È l’inizio di una nuova era?”

LECCE, ITALY - FEBRUARY 02: Andrea Belotti of Torino FC stands disappointed during the Serie A match between US Lecce and  Torino FC at Stadio Via del Mare on February 02, 2020 in Lecce, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Istruzioni per l’uso / Ogni settimana alcune domande sul prossimo match a tre dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sul momento del Toro

Redazione Toro News

Quattro domande, tre pareri in merito. I nostri pareri, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Roberto Ugliono, Andrea Calderoni e Alberto Giulini.

Via Mazzarri, ecco Longo. Cambio di guida tecnica nel Torino: pensate fosse una scelta necessaria?

Ugliono - Direi di sì. I risultati imponevano un cambio. Fatta eccezione per la vittoria con la Roma, in tutte le altre partite il Torino sembrava aver perso il giusto entusiasmo. Mazzarri continua a essere un allenatore preparato, ma ormai la situazione era compromessa.

Calderoni - Penso di sì, ma speravo di no. Mi sarebbe piaciuto vedere Longo alla guida del Torino a partire dal prossimo giugno al termine della stagione. Tuttavia, il rapporto tra Mazzarri e l'ambiente granata era ormai lacerato e logoro e non si poteva andare avanti fino al termine del campionato. Spero con tutto il cuore che Longo non paghi l'essere subentrato in corso d'opera.

Giulini - Continuo a credere che Mazzarri sia un ottimo allenatore, ma è evidente che qualcosa si sia rotto. I sette gol contro l’Atalanta sono stati un segnale importante, quindi a Lecce si è visto un Toro piatto che non ha mai saputo reagire. Inevitabile, di conseguenza, il cambio in panchina. E Longo, oltre ad aver riporto entusiasmo, è un allenatore molto preparato che potrà dire la sua.

All'Olimpico arriva la Sampdoria di Ranieri, che partita vi aspettate? 

Ugliono - Se il Torino vorrà vincere dovrà partire subito al massimo, perché la Samp di Ranieri ha un grandissimo difetto: i minuti iniziali. Le difficoltà dei blucerchiati nel capire la gara e prendere le giuste contromisure li hanno portati nelle ultime posizioni in classifica. Una volta superati i primi 15/20 minuti si trasformano. Sarà quindi una partita complicata, perché il Doria nonostante tutto ha qualità e sta bene, basta andarsi a rivedere la partita con il Napoli per capire.

Calderoni - Mi attendo un Toro battagliero. I giocatori sanno che soprattutto stasera non potranno fallire e non potranno deludere la gente granata, anche perché dopo un cambio di allenatore non ci sono scusanti. La Sampdoria proverà a strappare un pareggio e poi in ripartenza cercherà di mettere in difficoltà il Toro. La vera domanda è: i granata riusciranno a imporre il proprio ritmo e il proprio gioco? In questa stagione è accaduto veramente poche volte.

Giulini - Mi aspetto una partita molto bloccata, in cui i granata cercheranno di imporre il proprio gioco con la Sampdoria chiusa a difendersi. Sarà fondamentale la spinta del pubblico, perché in campo si combatterà fino all’ultimo secondo di gioco. E penso che un fattore decisivo possa essere Ansaldi: l’argentino non avrà i novanta minuti, ma un suo ingresso nella ripresa può rompere gli equilibri.

Quali giocatori potrebbero giovare di più del cambio di allenatore? Perché?

Ugliono - I primi nomi che mi vengono in mente sono Simone Verdi, Simone Zaza, Vincenzo Millico e Soualiho Meité. Andando in ordine. L'ex Napoli verrà utilizzato come esterno offensivo, ovvero il suo ruolo naturale e secondo me pian piano si inizierà a vedere a pieno il suo reale valore. Zaza potrebbe essere riutilizzato in coppia con Belotti e quella coppia - secondo me - ha sempre funzionato molto bene, perché insieme si divertono e divertono anche gli spettatori. Su Millico il discorso è semplice, nell'ultimo periodo aveva iniziato a giocare di più e quindi ormai è entrato nelle rotazioni della squadra, penso che Longo avrà meno timore a mandarlo in campo e cercherà di valorizzarlo il più possibile. Vincenzo ha le qualità per fare benissimo in questo campionato, ma c'è da dire che la recente forma di Berenguer rende anche difficile un suo impiego dal primo minuto. Per Meité il discorso è mentale. Il ragazzo aveva fatto vedere subito qualità interessanti ed è impossibile che nel giro di un anno si sia dimenticato come si giochi a calcio, perciò credo che il suo fosse un problema mentale. Ora sono curioso di vedere con Longo come cambieranno le cose. D'altronde il nuovo tecnico è molto bravo anche a lavorare sulla testa dei giocatori.

Calderoni - Credo che uno dei giocatori che potrebbe maggiormente beneficiarne sia Lyanco. Ha sofferto gli infortuni e non ha mai potuto giocare con grande regolarità, ma è il difensore del futuro granata. Saranno mesi decisivi questi per le sorti future del Torino: prima di tutto bisognerà raggiungere i 40 punti, poi valutare chi tra i più giovani vale realmente il Toro. Su di loro si fonderà la squadra del prossimo anno, nella quale credo che non rivedremo molti volti noti degli ultimi anni. Con Longo potrebbero avere più occasioni Millico ed Edera: sono curioso di come le sfrutteranno e se sapranno garantirsi lo status di titolari.

Giulini - Penso subito a chi finora ha giocato meno, quindi i vari Zaza, Lyanco, Edera e Millico. Ma anche chi, finora, ha dimostrato un buon potenziale ma ha reso nettamente al di sotto delle aspettative: Ola Aina, Meité e Verdi possono avere uno stimolo ulteriore, una scossa per riscattarsi dopo sei mesi insufficienti.

Quanto tempo, secondo voi, bisognerà aspettare per vedere la mano del lavoro di Longo sulla squadra?

Ugliono - Difficile dare una risposta, perché lo stesso Longo ha detto che questa squadra è stata costruita per fare un preciso tipo di calcio. Il nuovo tecnico dovrà lavorare molto per fare diventare questo Torino molto più propositivo. Credo che almeno un mese sarà necessario per cambiare i principi tattici dei granata. Sarà fondamentale per Longo avere a disposizione tutti i giocatori e non essere perennemente in emergenza. Secondo me, comunque, da metà marzo potremo vedere chiaramente la mano di Longo, prima sarà difficile, perché i nuovi dettami andranno inseriti con molta calma.

Calderoni - Come detto prima, non è un bene che Longo subentri e non inizi la stagione. Dal punto di vista del gioco ci vorrà del tempo, ma dal punto di vista dell'atteggiamento credo che già da stasera vedremo qualcosa di diverso. Lo scossone c'è stato e dunque se i giocatori valgono dovranno dimostrarlo, altrimenti saranno tempi duri, con o senza Mazzarri.

Giulini - Sicuramente ci vorrà tempo e dipenderà dalla disponibilità che la squadra darà all’allenatore. Il fatto di avere una classifica molto corta può aiutare: sapere che vincendo un paio di partite puoi risalire molto in alto è uno stimolo in più. Mi aspetto comunque un Longo riformista, che aggiunga poche pillole alla volta per non scombussolare i giocatori. Quindi direi che già da oggi si potrebbe vedere qualcosa di diverso, ma per parlare di Toro al 100% di Longo ci vorrà ancora molto tempo.