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Tutti per Bianchi

di Alessandro Salvatico

Quanto sia sensibile di carattere, lo dimostrò 13 mesi fa, quando reagì ai fischi del pubblico dell’Olimpico con un evidente crollo nervoso che...

Redazione Toro News

"di Alessandro Salvatico

"Quanto sia sensibile di carattere, lo dimostrò 13 mesi fa, quando reagì ai fischi del pubblico dell’Olimpico con un evidente crollo nervoso che lo portò ad abbandonare rapidamente il campo di gioco, cacciato dall’arbitro ma soprattutto dalla pressione e dai sentimenti di colpa, rimorso, incertezza. Non è debolezza caratteriale, ma appunto, sensibilità, quello di Rolando Bianchi. Quella che tutti hanno, chi più acuta, chi meno. Avvertire con forza le opinioni e le parole altrui non è certo un tratto negativo nella personalità di un individuo; solo, per chi scende nel mezzo di un’arena può presentare delle complicazioni.

"Chi lo conosce lo impara presto, e, nel Toro, ognuno prova a metterlo maggiormente a suo agio. Perché fare il bene di Rolandinho è fare il bene della squadra. Per questo, ieri Cairo ha tentato la strada dello sprone: “Faccia vedere quello che sa fare, perché tutti gli altri poi lo seguiranno”. I compagni, invece, gli fanno quadrato attorno; come Rubin, che dice “deve credere in se stesso, come noi crediamo in lui”.

"Dunque, tutti per Bianchi, perché Bianchi -diciamolo- per caratteristiche è l’unico attaccante granata che possa giocare da prima punta, e garantire i gol per la salvezza, che non potranno arrivare sempre dai difensori. Ma l’assistenza non deve limitarsi alle parole ed ai gesti: deve tradursi, sul campo, in cross. Assist che il centravanti possa ricevere faccia alla porta, perché quando gliene arriva uno -come a San Siro- lui sa spesso trasformarli in oro. Confidiamo in un miglioramento di Abate in questo fondamentale, in un utilizzo di Gasbarroni, e nel contributo di tutti. Tutti per uno, uno per tutti.