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Udinese-Torino, i temi tattici: filtro centrale, gli esterni la chiave offensiva

Verso il match / I friulani, dall'arrivo di Delneri, prediligono le percussioni evitando le vie laterali. Il jolly è Thereau, vera mente bianconera: pericolo numero uno

Federico Bosio

"Girano le lancette, il momento di tornare in campo è sempre più vicino: domani pomeriggio alle ore 19.00 il fischietto decreterà l'inizio di Udinese-Torino, penultima sfida di questo undicesimo turno di campionato. I ragazzi di Mihajlovic saranno quindi attesi da un impegno non semplice, di certo probante dal punto di vista dell'approccio alla partita: i granata dovranno dimostrare di affrontare l'impegno con la stessa mentalità utilizzata nel recente - e positivo - ciclo di fuoco. Di fronte, un'Udinese diametralmente opposta rispetto a quella che Benassi e compagni avrebbero potuto affrontare un mese fa: l'arrivo di Delneri, che ha rilevato Iachini, ha risollevato i friulani apportando modifiche tattiche assolutamente rilevanti.

"Tre le sfide giocate dai bianconeri con il nuovo tecnico in panchina: una sconfitta di misura sul terreno della Juventus, poi i successi ai danni di Pescara e Palermo; 7 le reti messe a segno anche grazie ad un Thereau rinato, 4 invece i palloni raccolti in fondo alla rete. E' quindi evidente come Delneri sia riuscito in poco tempo a registrare entrambi i reparti o per meglio dire entrambe le fasi: sia quella offensiva che quella di ripiegamento difensivo; i friulani hanno trovato non soltanto continuità ma anche compattezza e solidità, ed ora possono rivelarsi una formazione davvero ostica se non affrontata correttamente. Quel che appare evidente è la propensione bianconera ad attaccare attraverso percussioni per vie centrali: molto più raramente Danilo e compagni ampliano la manovra ricorrendo alle corsie esterne, preferendo invece attaccare attraverso il corridoio centrale con sponde e verticalizzazioni ragionate.

"Sarà quindi compito del Torino limitare questa qualità, di modo da interrompere di fatto la fonte di gioco avversaria: è necessario un filtro davanti alla difesa che recuperi il pallone per vie centrali e sul quale i tentativi bianconeri si infrangano; questo ruolo chiave toccherà logicamente a chi scenderà in campo tra Valdifiori e Vives, ma si tratta di una mansione che dovrà vedere partecipi anche le mezzali. Come detto, se il cavallo di battaglia friulano sono le percussioni centrali, logicamente il punto più fragile sono proprio le corsie laterali: meno utilizzate in fase offensiva, potrebbero rivelarsi una chiave tattica fondamentale in favore dei granata anche quando l'Udinese si troverà in fase di contenimento.

 Vives potrebbe tornare in campo come alternativa a Valdifiori: fondamentale il filtro di fronte alla difesa

"Recupero palla centrale e ripartenza immediata quindi alla ricerca degli esterni di modo da sfruttare il sovrannumero e la naturale propensione a spingere dei laterali granata, senza tuttavia sbilanciarsi eccessivamente: la formazione di Delneri ha dimostrato di saper essere particolarmente pericolosa in contropiede, in particolare nella recentissima trasferta al Barbera di Palermo. Infine, un'altra chiave tattica importante sarà limitare le grandi qualità, l'imprevedibilità e l'estro del già citato Thereau: dal cambio di guida tecnica, già quattro reti messe a segno ed un palo colpito, vera e propria ispirazione offensiva friulana, il francese dovrà essere marcato costantemente di modo da rallentare la manovra di tutta la formazione avversaria che passa per la maggior parte delle occasioni propria dai suoi piedi.

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