Ultimo atto in Sisport

Gli ultimi esercizi, le ultime corse sul terreno di gioco del centro Sisport, poi per i giocatori del Toro la stagione 2010/2011 sarà ufficialmente terminata. Un campionato da dimenticare il più in fretta possibile, che rappresenta uno dei peggiori della ultracentenaria storia granata e se in economia un ciclo va da un minimo al minimo successivo, il Toro di Cairo purtroppo ha toccato il punto più basso quest’anno, a distanza di sei anni dal fallimento. Serve che qualcosa cambi per poter guardare alla prossima stagione con maggiore fiducia, altrimenti si rischia solo di scendere sempre più giù, passo dopo passo.

L’unica ancora di salvezza è costituita dal ciclone “calcioscommesse” che si è abbattuto sul mondo del calcio italiano in queste ultime ore e che rischia di vanificare molti dei risultati ottenuti sul campo. Non è un caso che a Foggia la società abbia emesso un comunicato, dichiarando di essere pronta a richiamare giocatori e staff per eventuali playoff, visto il coinvolgimento nell’inchiesta di molte compagini del girone B di Lega Pro Prima Divisione.

Questo il testo completo: “In riferimento all´ordinanza del tribunale Ordinario di Cremona inerente l´inchiesta sul calcio scommesse denominata ‘Last bet´, l´US Foggia SpA, visto il coinvolgimento di numerose squadre del girone B di Lega Pro, e certa, di conseguenza, che l´inchiesta della giustizia sportiva, sicuramente libera da condizionamenti ambientali di tifoserie interessate, porterà alla sospensione dei play-off e al congelamento delle promozioni dirette, sta valutando di convocare l´intera rosa del calciatori e lo staff tecnico, così da essere pronta a giocarsi in qualsiasi momento i play-off contro formazioni che, come il Foggia, si giocano le gare sul campo e non a tavolino. Le sanzioni inerenti eventuali irregolarità dell´attuale campionato non possono essere scontate in futuro, ma vanno applicate al torneo in corso”. Insomma, si preannuncia l’ennesima estate caldissima per il calcio italiano, un mondo che rischia di perdere per sempre la sua credibilità.

(foto: M. Dreosti)