Una vittoria per continuare a sperare nella permanenza in serie A, un successo per onorare gli invincibili campioni che morirono nel tragico incidente aereo del 1949. Per il Toro, quella di domani, sarà una partita assolutamente particolare, che il calendario ha voluto proporre proprio il 4 maggio, quella data tanto importante per i destini della squadra granata. Chissà se le gesta di quei giocatori e le indimenticabili pagine di storia scritta da quella formazione riusciranno a dare anche ai nostri attuali eroi quella forza per riuscire a disputare finalmente una partita da “toro”, gettando il cuore oltre l’ostacolo e fornendo una prestazione che, alla fine dei novanta minuti di gioco, possa ridare il sorriso a tutto il popolo granata. In palio, purtroppo, la permanenza in serie A, per lo meno la speranza di poter ancora lottare per salvarsi da un destino societario che dopo i proclami di un pronto riscatto nella storia del calcio italiano, sembra lentamente e malinconicamente, ripiombare nel grigiore dell’anonimato. In settimana, tecnico, giocatori e presidente, si sono stretti in gruppo alla ricerca di quella unità indispensabile per trovare nuove energie da spendere in vista del match di domenica, dopo il logorio di una spossante stagione. Ora, che il Napoli si sta materializzando di fronte, non c’è più il tempo per le frasi di circostanza o le intenzioni; bisogna mettere in campo tutto quello che si ha dentro e lottare. I problemi emersi nelle ultime uscite, purtroppo, sono molti; a cominciare dalla difesa, rea di subire troppe reti con elementi spesso fuori posizione e mai capaci di contrastare le avanzate avversarie, da un centrocampo spesso in difficoltà nella costruzione del gioco e nell’interdizione, da un attacco troppo leggero e assolutamente sterile nel momento della realizzazione. Si, probabilmente i problemi ci sono, ma proprio per questo occorre sopperire a carenze di qualsiasi natura, almeno con la caparbietà e la voglia di lottare e voler superare, comunque, questa situazione di disagio. Beh, almeno in questa ricorrenza, il 4 maggio, data tanto scolpita nella memoria e nell’orgoglio di chi professa la fede granata, almeno per questa volta le motivazioni di un gruppo devono essere più forti di tutto, anche di un avversario che, classifica alla mano, sembrerebbe potenzialmente più attrezzato.
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Un 4 maggio da onorare
Una vittoria per continuare a sperare nella permanenza in serie A, un successo per onorare gli invincibili campioni che morirono nel tragico incidente aereo del 1949. Per il Toro, quella di domani, sar
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