E' stata una sorpresa vedere uscire Oscar Brevi dal sottopassaggio con la fascia da capitano. Un merito conquistato grazie alla sua esperienza, trentotto anni da compiere in dicembre, ben portati, una lunga carriera su e giù per l'Italia, abituato anche dal fatto che Oscar è nato a Roma, ma da piccolo s’è trasferito con la famiglia a Milano. La fascia la decide lo spogliatoio e probabilmente in questi pochi giorni di ritiro ha messo in mostra doti da trascinatore, sia in campo che nel gruppo.Succede al "Cagnaccio" De Ascentis, che aveva come vice Mezzano e l'innominabile Balzaretti, che ha perso una buona occasione per diventare l'eroe di una rinascita. La fascia per un granata ha il sapore di antichi fasti, da quella epica di Valentino Mazzola, all'amatissimo Ferrini, con una caratteristica comune: la grinta, suonare la carica ai compagni. E' presto ovviamente per giudicare il ruolo di Oscar dopo una sola partita, ma la sua pelata, come quella di altri compagni (difficoltà di riconoscerli appieno in campo) è svettata parecchie volte, decisiva su palloni difficili. Un lavoro quasi oscuro il suo, ma molto proficuo, un difensore impetuoso e forte della sua stazza fisica, coadiuvato da buone doti tecniche. Brevi ha calcato i campi di tutte le categorie, con il Como non molti anni fa giocò in A e marcò con successo un certo Del Piero, ha vissuto anche una stagione al Palermo mancando d’un soffio la promozione, ma il periodo migliore l’ha visto protagonista ad Ascoli dove ha lasciato molti indelebili ricordi.Suo fratello Ezio è anch’egli giocatore, forse persino più famoso del nostro Oscar che, nella sua umiltà innata, non ha mai voluto sentire il conflitto con lui, accontentandosi di fare il mestiere più bello del mondo che gli ha dato comunque tante soddisfazioni. L’ultimo capitolo della sua carriera si chiamerà Torino, con la responsabilità di essere l’erede di una fascia leggendaria, conscio di scrivere una pagina di storia importante, perché quello di Brevi è un Toro che sta rinascendo dalla polvere e lui potrà fregiarsi dell’onore di averne fatto parte.
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Un capitano senza età
E' stata una sorpresa vedere uscire Oscar Brevi dal sottopassaggio con la fascia da capitano. Un merito conquistato grazie alla sua esperienza, trentotto anni da compiere in dicembre, ben portati, una lunga carriera su e giù per...
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