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Un gol per la maglia

Federico Balzaretti è un pulcino ormai cresciuto e quasi padre che però continua ad avere dentro la gioia e la passione del gioco come quando vestì per la prima volta la maglia granata, aveva sei anni e osservava con...

Redazione Toro News

Federico Balzaretti è un pulcino ormai cresciuto e quasi padre che però continua ad avere dentro la gioia e la passione del gioco come quando vestì per la prima volta la maglia granata, aveva sei anni e osservava con ammirazione il suo idolo Roberto Cravero. A soli diciassette anni indossò la casacca del Grande Torino per commemorare il cinquantenario della scomparsa e giocò quella memorabile partita al Delle Alpi in mezzo all’acquazzone, tra i suoi cimeli quella maglia storica campeggia come una reliquia. Di lui già all’epoca si diceva un gran bene al punto che mentre altri alla sua età entravano appena in Primavera, lui già andava via a farsi le ossa, pronto a tornare tre anni dopo e mettere al servizio della casa madre la nuova esperienza acquisita. L’anno della A fu impietoso non solo per i risultati, ma anche per le sue povere gambe, che subirono ben due infortuni gravi, al ginocchio e alla caviglia. Saltò le vacanze per rimettersi in sesto, lo fece con un sorriso perché trovarsi pronto a settembre era più importante di qualche giorno al mare. La serie B della scorsa stagione, a parte i risultati, l’ha consacrato come uno dei migliori della categoria, soprattutto con le caratteristiche da trascinatore degne di un granata. Quest’anno non è stato costante nelle sue prestazioni brillanti, anche perché non ha potuto mai rifiatare, ne ha comunque disputate altre sopra la media per cui alla fine la sua è stata un’altra stagione più che positiva. L’apoteosi da incorniciare e tenere stretta nel libro dei ricordi è arrivata però a Perugia, con il suo spettacolare gol che ha sbloccato il risultato e ha messo ko i padroni di casa, proprio lui che segna col contagocce, due reti in questo campionato. Quando giocava nelle giovanili il Toro vinse un derby con un suo gol, un buon auspicio che è stato confermato giovedì in Umbria. La vittoria del Toro è stata spettacolare, firmata da uno dei suoi più affezionati figli ha aggiunto un’emozione in più. Il nostro Balza non è arrivato al calcio per puro caso, ma sudando e rincorrendo quella voglia di pallone che non significa celebrità, solo amore puro per un gioco.