di Gianluca Sacchetto
toro
Un insieme di giocatori senza carattere
di Gianluca Sacchetto
C’è chi dà la colpa a Cairo, per non aver mai mai mantenuto le promesse. Chi a De Biasi e Novellino, incapaci di dare un gioco al Toro. Chi, infine, a Foschi, reo...
"C’è chi dà la colpa a Cairo, per non aver mai mai mantenuto le promesse. Chi a De Biasi e Novellino, incapaci di dare un gioco al Toro. Chi, infine, a Foschi, reo di aver portato a Torino, nella sessione invernale del calciomercato, un giocatore non in grado di fare la differenza come Gasbarroni. Tanti sono coloro che affibbiano responsabilità a chi ha costruito il Toro e a chi lo ha allenato. Ma è anche vero che, poi, chi scende in campo la domenica sono i giocatori. La squadra costruita la scorsa estate, almeno sulla carta, sembrava poter disputare un campionato tranquillo, senza sogni europei ma, dall’altra parte, senza timori di serie B. Presi singolarmente, forse, nessuno dell’attuale rosa è inferiore a quella che si salvò due anni fa, con i vari Brevi, Balestri, Ardito. Eppure quella formazione riuscì, prima, a conquistarsi la promozione in serie A dopo essere stata amalgamata in quindici giorni a mercato chiuso e, poi, a meritarsi la salvezza l’anno successivo. Quello che è naturale chiedersi è: come mai loro ce l’hanno fatta e i giocatori attuali, alcuni dei quali stipendiati anche profumatamente da Cairo, no? Quando una persona è pagata per portare a termine un lavoro, lo dovrebbe fare nel migliore dei modi. Eppure al Toro ciò non succede da un po’. Giocatori che si lamentano di una squadra troppo debole ma che poi dimostrano meno dei compagni, altri che se la prendono con i tifosi, lamentando fischi e insulti dopo una sconfitta. Avere contro il pubblico non è mai bello per chi scende in campo, ma è anche vero che gli applausi ed il sostegno vanno meritati con le prestazioni sul rettangolo verde. E quest’anno chi ha seguito il Toro non si è di certo dovuto spellare le mani per applaudire i suoi ‘eroi’.
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