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Un pareggio da Toro

La grinta di capitan Comotto che non molla mai e trascina la squadra, un quarto d’ora finalmente di gioco vero di Rosina, la fortuna di trovarsi nel posto giusto al momento giusto di Ventola e l’intelligenza di...

Redazione Toro News

"La grinta di capitan Comotto che non molla mai e trascina la squadra, un quarto d’ora finalmente di gioco vero di Rosina, la fortuna di trovarsi nel posto giusto al momento giusto di Ventola e l’intelligenza di seguire l’azione di Motta hanno permesso al Toro di riacciuffare una partita, quella con l’Atalanta, che sembrava ormai malamente persa.I granata erano partiti per Bergamo con l’idea di vincere per dare uno slancio alla classifica che, dopo sette giornate, li vedeva a quota sette punti. Gli infortuni che in questa stagione capitano a ripetizione avevano costretto mister Novellino a lasciare a casa Recoba, l’uomo che quest’anno, tutte le volte che è sceso in campo, con le sue giocate ha sempre fatto la differenza. Il primo tempo di Atalanta-Torino fa registrare i tentativi dei ragazzi di Novellino di impostare la manovra per portarsi davanti a Coppola, senza però risultare mai veramente pericolosi se non al quarto minuto, quando un lancio lungo per Ventola costringe il portiere bergamasco ad uscire al limite dell’area e a bloccare la palla. Al ventisettesimo un cross dalla sinistra di Lanna costringe l’attento Coppola ad anticipare Ventola poi, l’accorrente Bjelanovic di mano manda la palla in rete e viene ammonito. Ma sono gli avversari a dimostrarsi più incisivi nel pressing nella prima frazione di gioco. Al trentasettesimo contropiede di Padoin che serve verticalmente Zampagna, ma Sereni in tuffo riesce ad anticiparlo. Vailatti, rimessosi dall’infortunio, entra al posto di Bjelanovic (probabile stiramento al polpaccio) al trentottesimo. Nel primo minuto di recupero taglio di Zampagna per Ferriera Pinto che brucia sullo scatto Lanna che al limite dell’area scivola, il bergamasco controlla di destro e di sinistro manda la palla in rete.La ripresa vede ancora l’Atalanta più concreta del Torino che cerca di riagguantare la partita senza essere pungente. Al settimo punizione sulla sinistra dai ventidue metri per i bergamaschi: Bernardini con un pallone a girare manda di poco a lato del primo palo della porta di Sereni. Otto minuti più tardi prove di raddoppio atalantine: combinazione fra Doni, Ferriera Pinto e Tissore che dalla destra colpisce l’esterno della rete. Al ventesimo il raddoppio dell’Atalanta. L’azione inizia a metà campo con una punizione centrale: i granata non sono precisi nelle marcature e Ventola si trova a dover contrastare Zampagna in area, lo placca e l’arbitro De Marco decreta il rigore. Natali appena prima ammonito per un intervento scorretto su Zampagna protesta e il non eccepibile direttore di gara gli mostra il cartellino rosso. Doni spiazzando Sereni realizza il due a zero. La partita potrebbe chiudersi qui, ma i granata non si arrendono malgrado siano in dieci e sotto di due gol. Tentano il tutto per tutto trascinati da Comotto che non ci sta a perdere, il capitano sprona i compagni con un paio di urlacci e Rosina decide di far vedere il suo valore. Al trentesimo però è ancora l’Atalanta ad essere pericolosa: Padoin sulla destra pesca Doni che di testa, solo davanti a Sereni, manda la palla di un soffio oltre il secondo palo. Sul ribaltamento di fronte Rosina apre sulla destra per Comotto che crossa teso in mezzo facendo finire la palla sul petto di Ventola che insacca. Il Torino prende coraggio, ma il gioco è frammentario su entrambi i fronti. Al quarantaduesimo Rosina pennella un assist sul quale di testa Ventola arriva in elevazione Coppola non trattiene e l’attento Motta si avventa sulla sfera e segna il gol del pareggio. Gli animi in campo si scaldano, Novellino esulta per lo scampato pericolo e Zampagna lo apostrofa a male parole beccandosi la scontata ammonizione.Il Toro torna da Bergamo con un pareggio che non smuove la classifica ma fa morale e ribadisce che la grinta, il cuore e la determinazione fanno parte del dna di questa squadra.