Un po’ di chiarezza su Vives

di Ivana Crocifisso - Interrogatori fiume e pentimenti vari. I personaggi coinvolti, chi più chi meno, nel caso scottante del calcioscommesse, occupano ormai da settimane, forse da mesi, le giornate di pm e procure sparse per l'Italia. Si è scelto da parte nostra, per i tesserati granata, una strada ben precisa. Nessun processo mediatico fino a quando non verrà chiarita la situazione. Lo abbiamo fatto con Guberti, anche'egli tirato in mezzo in questo vortice mediatico, ma anche con Parisi, con Surraco. E lo stesso sarà per Vives. Il centrocampista granata è stato interrogato dalla procura di Bari nei giorni scorsi. Andrea Masiello lo ha tirato in ballo, e la gara è l'ormai famoso derby pugliese tra la squadra biancorossa e quella salentina, con il noto autogol di Andrea Masiello e tutto ciò che poi ne è derivato. Ci sarebbe stato un accordo tra i due con tanto di segnale. "Ci scambiamo le maglie" e poi la pacca sulle spalle. Vives è stato interrogato dalla procura barese, ha risposto alle domande, ha detto - come trapelato - di non conoscere Andrea Masiello e di non aver fatto nessun accordo con lui. Ma il giocatore del Toro non è stato creduto fino in fondo dagli inquirenti. Sulla sua posizione si saprà qualcosa in più la prossima settimana, ma il fatto il centrocampista sia indagato fa propendere per l'accusa di falsa testimonianza. Bisognerà attendere ancora, e c'è un punto da chiarire, dato che i lettori sono preoccupati non tanto er l'eventuale condanna dei singoli calciatori quanto per quello che potrebbe accadere al Torino. Nei casi di Parisi, Guberti o Vives, non è il Toro a rischiare, quanto le società di appartenenza dei calciatori in questione al momento dello svolgimento dei fatti. Gervasoni ha parlato anche di Pellicori e di un tentativo di combine di Siena-Torino: nulla è ancora chiaro al momento, ma quello sarebbe un caso invece differente, poiché il giocatore all'epoca vestiva la maglia del Torino.

(foto N. Campo)